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USA, si riduce la mortalità per cancro

di Alberto Ravaioli

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USA. Nuovi farmaci e modalità terapeutiche nel tumore del polmone e della mammella. Il calo della mortalità per cancro negli Stati Uniti conferma la tendenza alla diminuzione, arrivando a un meno 20% nel 2013 negli ultimi 20 anni, che significa un 55-60% totali di guarigioni.

 

 

A cosa è dovuto questo calo oggi lo sappiamo con grande precisione.

 

L'estensione a tutta la popolazione delle metodiche diagnostiche di diagnosi precoce (il miglioramento è esteso in particolare alla popolazione disagiata, neri e ispanici dove la diminuzione arriva a toccare il 50%), in particolare del grosso intestino con l'hemoccult, ma anche per mammella, utero, prostata e cute.

 

 

Passi in avanti importanti sono stati fatti in alcuni tumori, con le terapie innovative, quali quelli della mammella, del colon, tumori ematologici e ancora non significativi in tumore del polmone, del pancreas e melanoma.

 

Il paziente con malattia avanzata che non può guarire, oggi vive molto più a lungo e meglio con le nuove terapie.

 

 

Certo moltissimo rimane ancora da fare, ma è arrivato il momento in cui le autorità politiche e sanitarie coordinino gli sforzi del Pubblico e del Privato, non permettendo che ciascuno vada per la sua strada.

 

 

Fuori gli attributi: il Privato non persegua “solo” il profitto e il pubblico “non frazioni” gli sforzi e gli investimenti.

 

 

Si deve seguire un progetto di insieme che tracci la rotta e fissi gli obiettivi.

 

Il traguardo potrebbe non essere lontano e la sofferenza di tanti pazienti che ancora oggi vediamo purtroppo, in futuro diminuirà ancora in modo maggiore.

Editorialista
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