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Test per l’ammissione a Medicina: per Angelo Mastrillo il rinvio comporterà altri problemi

di Redazione

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BOLOGNA. La scorsa settimana, i test per l’ammissione a Medicina e agli altri corsi di laurea a numero chiuso, previsti a luglio, sono stati rinviati a settembre. Gli studenti avranno dunque più tempo per prepararsi ma i problemi non sembrano risolti; il segretario della Conferenza nazionale corsi di laurea delle professioni sanitarie Angelo Mastrillo si dice «molto rammaricato perché potevano pensarci prima» e ritiene che il rinvio procurerà tutta una serie di disguidi.

«Ne cito uno banale, – continua – se è già stata opzionata l’aula dove fare gli esami di ammissione per luglio, che invece si terranno a settembre, l’ateneo dovrà sostenere delle spese. Del resto, gli studenti conoscevano la data fin da aprile e le lamentele per il poco tempo a disposizione per prepararsi è caduta subito; il vero problema è la gestione dei dieci punti da assegnare in base al voto della maturità». La ministra Maria Chiara Carrozza ne ha annunciato una rivisitazione ma, secondo Mastrillo, «l’argomento è talmente complesso che qualunque decisione verrà presa, di certo scontenterà qualcuno». Il bonus maturità era stato ideato nel 2007 dai ministri Giuseppe Fioroni e Fabio Mussi (ex governo Prodi) ed è stato continuamente rinviato fino all’avvento di Francesco Profumo, che non ha disposto un ulteriore invio, per cui la ministra Carrozza si è trovata nell’obbligo di applicare la regola. Per gli studenti, la situazione più critica si avvertirà probabilmente all’inizio dei corsi di laurea, quando non sapranno ancora se saranno ammessi oppure no. «Avremo almeno tre mesi – prevede Mastrillo - durante i quali assisteremo a una mobilità eccezionale. Per la prima volta avremo una graduatoria unica nazionale e per questo Profumo aveva giustamente anticipato i test a luglio, in modo di disporre del tempo necessario». L’idea di Mussi e Fioroni aveva dato origine a un decreto legislativo e ora un decreto ministeriale non sarebbe sufficiente. «Secondo me – ribadisce Mastrillo – si sarebbe dovuto convocare un consiglio dei ministri, cancellare il bonus maturità e mantenere la graduatoria nazionale con il test a luglio».

Fonte: Doctor33.it

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