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Sovraffollamento dei Pronto Soccorso: stanziati 4 milioni di euro

di Mimma Sternativo

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"I dati a disposizione evidenziano che i pazienti soccorsi dal Sistema di Emergenza-Urgenza Territoriale 118, sono in gran parte rappresentati da pazienti affetti da patologie minori per criticità evolutiva (più del 60%); il sovraffollamento periodico dei PS/DEA/EAS è un problema rilevante che impatta sulla qualità dell’offerta sanitaria sia in termini di sicurezza e qualità delle cure ai pazienti, che di benessere psicofisico degli operatori. Esso richiede una risposta diversificata attraverso la sperimentazione di iniziative e di soluzioni organizzative integrate e innovative" DGR N° X / 2933 del 19/12/2014.

MILANO. Il periodico fenomeno del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dei DEA di primo livello e EAS di Alta Specialità “overcrowding” è largamente conosciuto in tutto il territorio nazionale e in molti altri Paesi dotati di sistemi sanitari avanzati e interessa sia i PS delle aree metropolitane sia i contesti rurali o montani.

La situazione di criticità per la carenza di posti letto, oltre che essere determinata dai ricorrenti picchi di iper-afflusso di pazienti in PS può verificarsi anche quando la maggiore affluenza è dovuta ad eventi climatici, epidemici o a manifestazioni che richiamano in un territorio un cospicuo numero di persone.

Con il DGR n X./2933 DEL 2014 Regione Lombardia ha fornito le indicazioni per la stesura di Piani di Gestione del Sovraffollamento dei PS/DEA/EAS .

Qualora l’attivazione degli interventi previsti nei Piani di Gestione del Sovraffollamento dei PS non fossero sufficienti ad evitare l’insorgenza dello stato di crisi e si sia superato il numero di accessi che definisce lo “straordinario iper-afflusso” normalizzato dalla media mobile, è stata prevista la possibilità di intervenire ulteriormente attraverso la sperimentazione di una modalità organizzativa che comporta il temporaneo ampliamento del contingente di posti letto della Struttura.

sovraffollamento dei PS

sovraffollamento dei PS

Tale sperimentazione ha l'obiettivo di:

- ridurre i tempi di permanenza dell’utenza nell’astanteria in attesa di ricovero;

- evitare che il personale dedicato all’emergenza-urgenza svolga un’attività assistenziale aggiuntiva e non specifica, (assistenza ai malati in astanteria) che comporta un importante sovraccarico lavorativo per chi svolge mansioni particolarmente impegnative;

- evitare che a cascata, si producano ritardi nell’accoglienza e nella gestione dei nuovi arrivi in PS.

Il numero massimo di giornate di ampliamento dei posti letto pro tempore per ogni singola Struttura, non può essere superiore a 40 giorni/anno, compreso il ripristino della situazione di normalità, pena il non riconoscimento delle risorse a copertura delle spese per le giornate aggiuntive e prevede l’attivazione a steps successivi di moduli costituiti da almeno 5/6 posti letto da aggiungere nei reparti di degenza preferibilmente di area medica.

Con la DGR 4702 del 29/12/2015 regole Regole di gestione del Sistema sociosanitario lombardo (SSL), a fronte del positivo impatto che tale modalità organizzativa ha generato, nel 2016 si intende allargare la sperimentazione.

Per affrontare il frequente fenomeno di sovraffollamento dei ps le risorse stanziate per il 2016 ammontano fino a un massimo di 4 milioni di euro.

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