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editoriale

Solo 280 grammi alla nascita, Madeline è sopravvissuta

di Rosario Scotto di Vetta

Madeline Mann

Madeline Mann è nata nel 1989 e pesava 280 grammi, all’epoca record del mondo. Attualmente il record viene detenuto da Rumaisa Rahman, la cui alla nascita pesava 260 grammi e rimane quindi il neonato sopravvissuto più piccolo del mondo.

Il Dr Jonathan Muraskas della Loyola University Medical Center, che ha rianimato entrambe le neonate al momento della nascita, ha lasciato una relazione basata sulla sua esperienza per aiutare i medici mondiali nel rispondere alla domanda: Qual è la più bassa età gestazionale affinché la loro probabilità di sopravvivenza sia sicura?

Nonostante la sua straordinaria sopravvivenza alla nascita, Madeline dice che raramente pensa alla storia della sua nascita preferendo concentrarsi sul suo futuro: "Sono una ragazza abbastanza normale, un osso duro” ha scritto in un e-mail, avvertendo che sarebbe stato l'unico modo in cui avrebbe risposto ai giornalisti. "Ho interessi normali e sono una persona normale, che sono molto fortunata a essere diventata adulta nonostante i tanti problemi che potevano ostacolare il mio sviluppo”. Medeline convive serenamente con l'asma e una corporatura molto minuta.

Madeline Mann

La famiglia di Rumaisa non ha mai risposto alle richieste di intervista. Adesso Rumaisa Rahman è una bambina di 10 anni che frequenta le elementari. Rumaisa, il cui peso alla nascita nel 2004 era di 260 grammi, rimane la più piccola bambina sopravvissuta al mondo. Entrambe sarebbero potute stare nel palmo di una mano di un adulto. Alla nascita è stata necessaria un’intensiva assistenza medica. Le madri avevo sviluppato una grave pre-eclampsia, ossia un’alta pressione sanguigna legata alla gravidanza. Entrambe le bambine sono state subito intubate facendo scivolare giù lungo le loro piccole vie aeree cannule sottili come fili di spaghetti. Prima del taglio cesareo alle mamme sono stati dati farmaci steroidi per accelerare la crescita dei polmoni immaturi delle bambine. Sono state attaccate al respiratore per circa due mesi, e ricoverate in ospedale per circa quattro.

Tuttavia il Dr Muraskas ha tenuto a precisare che si trattava di un caso estremo e non devono essere considerati come un 'punto di riferimento'. Anche se per la crescita dei feti l’età gestazionale era equivalente a 18 settimane, Rumaisa in realtà era una neonata di 26 settimane e Madeline di 27. Questo significava che i loro polmoni e altri organi erano abbastanza maturi da rendere possibile la sopravvivenza. Il Dr Muraskas e i suoi collaboratori medici considerano che i bambini nati dopo 25 settimane di gravidanza, per avere la probabilità di sopravvivere, dovrebbero ricevere un immediato intervento medico intensivo. I bambini di età gestazionale inferiore sono in genere in una 'zona grigia', dove nonostante l'intervento non sempre si hanno risultati positivi. In Giappone, i medici hanno abbassato la soglia - cioè l'età gestazionale - a 22 settimane. Gravidanze normali durano generalmente 40 settimane.

Anche il padre di Madeline rimase perplesso per il fatto che la figlia nata di quel peso e grandezza sia sopravvissuta e tutt’oggi è una normale ragazza di 25 anni. “Non so perché, ma siamo stati semplicemente fortunati. Una cosa straordinaria”.

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