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Software per le aziende sanitarie. Cattiva gestione o questione di interessi?

di Marco Romitelli

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FANO. Ricordo quest'estate, codice rosso, politrauma della strada, marito e padre di 45 anni circa che rientrando dal lavoro è vittima di un incidente in scooter. Due infermieri, un medico, tutte le operazioni si svolgono in step successivi e precisi come se ci si leggesse nel pensiero. Arriva il rianimatore, in sala emergenza abbiamo fatto tutto se non fosse per il pc... Il software per la gestione in ps da i numeri e si blocca. Allora proviamo da un altro pc e niente... tutto questo per riflettere su una cosa... Oggi al ristorante se ordini la pizza, la tua scelta viene trascritta in un palmare, inviata alla stampante in cucina e visualizzata dal pc della cassa, tutto con un solo click e in meno di un secondo!

Perchè negli ospedali è tutto più difficile? Il livello informatico nel 2013 ci permette di navigare in realtà aumentata visualizzando i feedback di quella trattoria solo guardandola, leggere mail o messaggi dei social network all'istante tramite occhiali con una lente monitor che all'interno hanno un piccolo pc.

 

Pensate davanti a che linguaggio software complesso ci troviamo. I sistemi operativi Apple, Windows, sono pieni di righe di comando che ci hanno cambiato la vita e se ci pensiamo una licenza costa circa 100 euro. In un software tutto avviene per lo scambio di informazioni tra dati in entrata ed uscita. Gli sviluppatori oggi sono praticamente in grado di implementare qualsiasi cosa.

 

Adesso la mia domanda è... è possibile che nel 2013 nelle strutture sanitarie si utilizzino almeno 6-7 programmi per la gestione di un solo paziente? ovviamente per quelle strutture che hanno un sistema informatizzato perchè purtroppo sono ancora tante le unità operative nelle quali si usa ancora solo la carta! Poi possiamo parlare anche del fatto che nonostante le richieste siano informatizzate e contengano una firma digitale, venga richiesta comunque ancora la copia cartacea! Poi ci sono luoghi di lavoro magari con una scrivania con 2 pc e 2 stampanti... situazioni assurde perchè lasciamo passare l'utilizzo di diversi programmi, su diversi pc, ma addirittura neanche la stampante condivisa!

 

Un software per la gestione dei dati sanitari, se lo analizziamo sotto il profilo tecnico, deve essere costruito solo per semplici operazioni di inserimento e visualizzazione dati, incrociati con l'anagrafica dei pazienti. Non parliamo di avanzatissime operazioni che incrociano dati satellitari o diversi protocolli di trasmissione!

 

Quanto ci costa avere diversi programmi che interagiscono (male) tra di loro? Quanto ci costa pagare licenze diverse? Quanto converrebbe pagare un solo progetto, per un unico software. O meglio ancora... e se si investisse una cifra per far realizzare un software a qualche università italiana? Io sono addirittura convinto che qualche bravo studente delle superiori lo realizzerebbe gratuitamente al solo pensiero della fama che ne trarrebbe... Avete idea di quale ingente somma riusciremmo a risparmiare utilizzando un unico software per tutte le aziende sanitarie italiane?

 

Prova a pensare... se tu fossi un imprenditore titolare di cinque concessionarie di auto, permetteresti che queste non possano neanche interagire tra di loro scambiandosi i dati pur pagando cinque volte il prezzo dei 5 software di gestione che farebbero la stessa cosa e permetterebbero anche la comunicazione tra di loro?

 

Parecchio tempo ormai siamo andati nello spazio e abbiamo costruito anche un'enorme stazione mobile, oggi invece trascriviamo i risultati di una emogasanalisi perchè non è tutto in rete, scriviamo le cartelle a penna correndo l'errore di non leggere bene, evadiamo richieste su fotocopie neanche più leggibili... e quando quel paziente ritornerà in pronto soccorso non ci sarà traccia della sua precedente EGA, della prenotazione dell'ecocardio, della sua allergia riscontrata in un'altro ospedale... insomma quasi come non averlo mai visto!

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