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Promuovere l'Allattamento Materno: il gesto più antico del mondo

di Rosario Scotto di Vetta

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La società moderna riscopre il gesto più antico del mondo. Dal 1 al 7 di ottobre, come tutti gli anni, la Settimana per l’Allattamento Materno (SAM) raggruppa gli sforzi di tutti i promotori dell’allattamento materno, i governi, ed enti per sensibilizzare l’opinione pubblica e per generare sostegno, utilizzando un tema diverso ogni anno.

 

Il tema della SAM è lanciato dalla Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento; un’alleanza globale di individui, reti e organizzazioni che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento al seno, basata sulla Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini dell’OMS e dell’UNICEF.

 

Già nel 1981 fu elaborato e approvato dall’Assemblea Mondiale della Sanità il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte materno allo scopo di tutelare l’allattamento al seno mediante l’impegno da parte dei Governi di provvedere alla diffusione di informazioni corrette circa l’allattamento e sia con l’adozione da parte di produttori e distributori di appropriate tecniche di marketing per i sostituti del latte materno e altri alimenti infantili, i biberon e le tettarelle.

 

Dichiarazioni degli Innocenti UNICEF-OMS nel 1989-90: “…tutte le donne dovrebbero essere messe in grado di praticare l’allattamento al seno esclusivo e tutti i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamente con latte materno dalla nascita ai 6 mesi di età… fino ai due anni”.

 

Così OMS e UNICEF nel 1990 delinearono le misure efficaci e le pratiche che i reparti di maternità possono adottare a tutti i livelli per promuovere e sostenere l’allattamento al seno. I passi per un allattamento di successo sono dieci; ogni punto nascita e di assistenza al neonato dovrebbe:

 

1. definire un protocollo scritto per la promozione dell’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario;

2. addestrare il personale sanitario affinché possa mettere in pratica tale protocollo;

3. informare le donne già durante la gravidanza sui vantaggi e sulla conduzione dell’allattamento al seno;

4. aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno entro mezz’ora dal parto;

5. mostrare alle madri come allattare e come mantenere la produzione di latte anche in caso di separazione dal neonato;

6. non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, salvo indicazioni mediche;

7. praticare il rooming-in, ossia permettere alla madre e al bambino di restare insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale;

8. incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta;

9. non dare tettarelle artificiali o succhiotti durante il periodo dell’allattamento;

10. favorire lo stabilirsi di gruppi di sostegno all’allattamento al seno ai quali le madri possano rivolgersi dopo la dimissione dall’ospedale o dalla clinica.

 

I benefici a breve termine dell’allattamento materno per il neonato sono notevoli e dimostrati: riduce le infezioni gastrointestinali (lattoferrina, lattoadrenina, lisozima, IgA), riduce le infezioni respiratorie (IgA), previene le allergie e soprattutto riduce l’incidenza di SIDS di 3 volte almeno.

 

Ciò nonostante esistono anche delle controindicazioni e generalmente valutate già prima della nascita del neonato. 

 

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