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ROMA. “E’ sicuramente grave l’episodio relativo all’occupazione dell’Ospedale di Marino ad opera di alcune rappresentanze sindacali, ma se è vero che il polo ospedaliero del comune dei Castelli Romani verrà chiuso a breve allora la Regione deve esplicitamente chiarire il piano di riorganizzazione della rete di questo importante territorio alle porte della Capitale”. Lo dichiara a Nurse24.it il presidente di AssoTutela Emi Maritato che dice no alla chiusura del noto nosocomio e si alla riqualificazione della struttura e al reintegro del personale.
Per Maritato “la disattivazione dei reparti di Pediatria, Nipiologia, Ostetricia e Ginecologia assieme al Day hospital per l’interruzione volontaria di gravidanza sembra voler dimostrare l’avvenuto smantellamento della realtà di neonatologia". E ciò, spiega, a fronte dei 7 milioni di euro circa che sono stati spesi negli ultimi mesi per la messa a norma ed in sicurezza dell’ospedale oltre che per ristrutturare questi reparti consegnati appena il primo giugno scorso e disattivati di fatto il 13 giugno. "Se questo non è un errore di destinazione delle risorse e uno sperpero di fondi pubblici allora il presidente Zingaretti deve chiedere spiegazioni chiare al direttore generale dell’Asl Roma H Mucciaccio e al direttore di presidio del nosocomio di Marino - conclude il presidente di AssoTutela - riteniamo quindi che si debba dare prontamente risposte chiare e complete ai centomila circa residenti che nell’area del comune di Marino e limitrofi si servono da anni di questi servizi assistenziali".
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