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Salvatore Casarano nuovo presidente degli Infermieri di Camera Operatoria

di Andrea Cataldo

PresidenteAICO

L'AICO ha sede a Verona ma è presente in tutta Italia. Il nuovo responsabile intervistato da Nurse24.it.

CAGLIARI. Il 14 – 15 – 16 aprile 2016 a Cagliari si è tenuto il XVII Congresso Nazionale AICO (Associazione Italiana di Infermieri di Camera Operatoria) - Società Scientifica, in cui sono state fatte le elezioni per il rinnovo del Presidente Nazionale dell’Associazione relativamente al triennio 2016/2018.

All’unanimità è stato eletto Presidente il Socio Salvatore Casarano.

Noi di Nurse24.it abbiamo raggiunto il neo Presidente per chiedere un parere in merito a questa elezione: “Non ho voluto né cercato la presidenza, e ben che mai l’avrei accettata se non avessi la certezza che in questo momento, tutte le Regioni avevano designato il sottoscritto perché ritengono essere una figura credibile e rappresentativa dell’associazione.

E’ la prima volta in 28 anni di associazione, che il presidente viene scelto prima della scadenza del mandato.

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Momento di festa dopo la proclamazione di Casarano a presidente dell'AICO.

Cagliari doveva essere un congresso diverso, per l’elezione del nuovo presidente, si doveva tutti insieme festeggiare, e cosi è stato. Tutto il consiglio nazionale, formato dalle regioni,  ha fatto convergere le preferenze sul mio nome! In deroga al principio di rotazione della carica apicale,  in cui il presidente per alcuni mandati viene affidato al nord ed altri al sud e poiché l’ultimo Presidente Maria Caputo era di Bari, adesso sarebbe toccato al nord.

Ho accettato. Grato della fiducia e consapevole che questo momento di proiezione al futuro associativo ci doveva vedere protagonisti e capaci di interloquire con il mondo della sanità che si trasforma, tra sfide economiche di sostenibilità del sistema e sfide di valori sempre più minate dal tecnicismo  tecnologico.

Ho voluto nella squadra dell’esecutivo e del comitato scientifico la presenza di forze giovani e nuove, e spero che il ricambio continui. Perché condivido la politica della valutazione e della valorizzazione, pensando al fatto che anche noi prima o poi dobbiamo lasciare, ma non per questo ho tralasciato gli associati esperti, che ritengo  essere la solidità dell’associazione, pur avendo chiesto loro di fare un passo a lato per permettere al gruppo di far emergere il nuovo.

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La cena dell'associazione degli infermieri di camera operatoria.

Cagliari è stata molto ospitale ed ha riservato una splendida festa al nuovo presidente. Ho illustrato il mio programma, dato che il mondo della sala operatoria con le sue tecnologie ha sempre più bisogno di umanità nei rapporti con i pazienti, bisogna quindi ricercare relazioni interdisciplinari con il team e non solo. L’infermiere deve essere riconoscibile come garante ed interlocutore privilegiato tra persona che necessità di un bisogno e sistema sanitario, capace di prendersi cura e farsi carico delle emozioni che il cittadino esprime.  Anche noi infermieri di sala operatoria, come ha bene espresso la relazione “Curare Curat”  di apertura congressuale, ci CURIAMO CURANDO, quindi possiamo essere capaci, come l’empatia insegna, a crescere umanamente. Nel discorso di presentazione del programma per il prossimo triennio ho fatto vedere una diapositiva a me molto cara. Il cuore di Marco ……. tra le mie mani, procurando sentimenti di profonda partecipazione ed umanità, pur vissuti nella tragedia dell’esistenza di una giovane vita che termina, ma nell’ottica di una speranza di vita che rinasce. Non si vivere solo di selfie come si legge nelle cronache, ma si lavora come se ogni paziente fosse un nostro caro, amico,  fratello o noi stessi, questo è Curare ti Cura.

“Abeunt Studia in Mores”:  il perseguire diventi abitudine  (Ovidio)” è  il mio motto da Presidente ed indica una frase distintiva del mandato triennale. Perseguire intenso come  perseverare, volere tenacemente raggiungere la meta, per non essere eroi del quotidiano; quando il quotidiano fare bene deve essere ordinario,  atteso. L’infermiere di sala operatoria deve essere riferimento e guida.

A.I.C.O. è un’associazione che eroga formazione agli infermieri sotto forma di crediti formativi di Educazione Continua in Medicina,  ed in più è partner di altre società scientifiche mediche che ci riconoscono rappresentativi.

La sede legale è a Verona, in via Giuliari, ma ogni regione ha i suoi  comitati di formazione E.C.M essendo Provider per Agenas. Ad oggi abbiamo realizzato più di 600 eventi formativi su tutto il territorio nazionale.  Il crescere e far crescere la comunità scientifica infermieristica resta il focus di A.I.C.O. .

La nostra Associazione ha la sua rivista quadrimestrale, organismo ufficiale storico, stiamo pensando tuttavia di sviluppare un applicazione (APP digitale) scaricabile gratuitamente e contenete linee guida ed indicazioni di best practice  ed attraverso la registrazione avere accesso a tutto il materiale scientifico di cui A.I.C.O.  mette a disposizione.

A differenza delle altre figure presenti nei blocchi operatori, l’infermiere è un professionista trasversale,  che sa parlare alla persona, alle istituzioni e conosce i processi produttivi di salute, con un forte elemento distintivo e caratterizzante: l’umanità. Questo è il nostro  vero valore.”

Il Presidente Totò Casarano chiude la sua chiacchierata salutando tutti gli infermieri che seguono Nurse24.it e invita loro al prossimo Convegno Nazionale  A.I.C.O. 2017  che si terrà a Lecce nella sua terra.

 

Andrea Cataldo

Infermiere

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