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Salute: dagli esperti la dieta anti-diabete, sì a ortaggi e yogurt, poco alcol

di Redazione

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Barcellona, 24 set. - Gli ortaggi e le verdure a foglia verde devono fare la parte del leone nella dieta anti-diabete, insieme a yogurt e formaggi freschi fermentati: la pasta e’ meglio del pane mentre insaccati e carne rossa aumentano il rischio. A illustrare il potere degli alimenti contro questa malattia e’ Rosalba Giacco, primo ricercatore presso l’Unità di nutrizione umana e metabolismo dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione Cnr di Avellino e membro del Consiglio Direttivo della Società italiana di diabetologia (Sid), nel corso del meeting Easd 2013 a Barcellona.

 

 

Giacco parte da alcuni dei risultati dell’InterAct, uno studio osservazionale di tipo prospettico che coinvolge oltre 24mila persone in otto nazioni europee. Obiettivo, capire come fattori genetici e stile di vita (in particolare dieta e attività fisica) interagiscano tra loro nello sviluppo del diabete tipo 2. “Prima di parlare di qualità della ‘dieta’ e degli alimenti – esordisce Giacco – occorre sottolineare l’importanza di non esagerare nel consumo di calorie. Meglio preferire alimenti a basso contenuto calorico, rispetto a quelli ad alta densità di calorie. Nessun cibo va demonizzato, ma di certo quelli più energetici vanno assunti con molta moderazione. La dieta ha una grande importanza nella prevenzione del diabete, che non è affidata ad un singolo alimento, ma alla costruzione di un pattern alimentare corretto; e la dieta mediterranea resta ancora il modello di maggior successo”.

 

Frutta e verdura: “Preferire, secondo i risultati di uno studio della ‘famiglia’ InterAct, vegetali a foglia verde (spinaci, cardi, indivia, etc.) e ortaggi quali quelli a radice ( carote, radicchio, barbabietole, etc.)”. Si alla dieta a ‘chilometro zero’, che varia a seconda della stagione. “In primavera-estate, portiamo a tavola zucchine, melanzane, peperoni e carciofi – consiglia Giacco - in autunno-inverno, cavoli, broccoli e funghi. Questi alimenti sono ricchi di fibre che danno un senso di sazietà, rallentano la digestione e l’assorbimento degli zuccheri, riducendo in questo modo i picchi di glicemia dopo i pasti. Infine, frutta e verdura sono una fonte importante di vitamine, sali minerali e sostanze anti-ossidanti, come i composti polifenolici che riducono l’infiammazione e migliorano la sensibilità all’insulina”.

 

Uova: alimento ad elevato valore biologico, contenente proteine ricche di aminoacidi essenziali. Ma è anche una fonte importante di colesterolo. Da consumare dunque con moderazione: non più di 1-2 volte a settimana.

Bibite e soft drink: fanno lievitare l’ago della bilancia e se consumati in quantita’ conferiscono un aumentato rischio di sviluppare il diabete.

Tè e caffè: i consumatori abituali di quantità moderate di caffè e tè sono protetti, rispetto agli altri, dal rischio di contrarre il diabete di tipo 2. Tuttavia pcchio alle quantita’ per evitare gli effetti indesiderati della caffeina, quali l'aumento della pressione arteriosa e l'insonnia.

Alcol: in piccole quantità, pari a 10-20 grammi al giorno (l’equivalente di 1-2 bicchieri di vino) può ridurre un po’ il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete. Ma attenzione, l’alcol è anche una fonte di calorie. Da vietare assolutamente ai ragazzi e alle donne in gravidanza, raccomandano gli esperti.

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