Approvata la Legge che porta la riforma con la creazione di sole 3 ASL accorpando le attuali 12
Firenze. Il Presidente della Regione Toscana e l'Assessore al diritto alla salute Marroni risultano soddisfatti del voto del consiglio Regionale, che approva la legge per il riordino del sistema sanitario Toscano.
"Il solo modo per salvaguardare il servizio sanitario pubblico è quello di una riorganizzazione profonda - Dichiara Rossi - per la Toscana tutta sarà una bella e grande sfida. Coniugare qualità e taglio della spesa è un'impresa difficile, ma finora ci siamo sempre riusciti, riducendo i costi e addirittura migliorando la qualità dei nostri servizi sanitari. Ci riusciremo ancora. E i toscani potranno continuare a guardare con fiducia al loro sistema sanitario".
Da quando fu annunciata la riforma c'è stato molto fermento intorno alla questione non mancando voci critiche e profondamente contrarie, infatti le opposizioni temono privatizzazioni e riduzione del personale.
Luigi Marroni invece nel suo intervento in aula ha detto che: “In poco tempo siamo arrivati a una legge che in questi mesi è migliorata, e l’esperienza dimostra che ogni volta che siamo stati posti davanti a una sfida siamo riusciti in due cose: realizzare risparmi e migliorare la qualità dei servizi. In quest’aula si è parlato di una potenziale privatizzazione. Noi facciamo tutto questo per non privatizzare. Il sistema pubblico ha ancora tante energie e risorse. Ora che la legge è stata approvata, è fondamentale il passaggio successivo.
Dobbiamo pensare a come affrontare, declinare le cose che sono state dette, trasformarle in azioni concrete. L’obiettivo è lo sviluppo e la crescita della nostra sanità nei prossimi anni. Grazie a tutte le persone che lavorano con noi, ci sono tutti gli elemen ti perché questi risultati siano raggiungibili”.
Vedremo nei prossimi giorni e mesi come evolveranno le cose in Toscana e visto il grande interesse anche di altre Regioni non mancheranno dibattiti e scambi di opinione.
Vogliamo comunque evidenziare che anche molti Infermieri stanno lavorando al riordino e al miglioramento della Sanità, forse non andranno di moda e non saranno presenti sui grandi quotidiani nazionali.
Noi invece ci teniamo particolarmente a risaltare il lavoro spesso nascosto che molti colleghi del mondo sanitario mettono in atto, portando piccoli cambiamenti ma di grande interesse e valore. Un esempio concreto è la lettera che è stata inviata il 02 Febbraio da alcuni collegi IPASVI della Toscana (Presidenti dei Collegi Ipasvi della Toscana) al Presidente Rossi in cui si rilevava che nel testo era assente e non si faceva menzione della professione infermieristica se non in alcuni punti, e veniva chiesta la costituzione di un dipartimento interaziendale di assistenza infermieristica ed ostetrica, per ciascuna azienda di area vasta e azienda universitaria ospedaliera.
Si legge in una nota del presidente del Collegio Ipasvi di Pistoia Dr. Nucci David che: "come collegio vigileremo, secondo il nostro mandato, affinchè la figura infermieristica sia valorizzata e messa in condizione di espletare al meglio le sue funzioni nell'assetto che questa riforma andrà a ridisegnare.
Grazie all'intervento politico dei collegi IPASVI della Toscana, abbiamo ottenuto la creazione del dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche. Adesso abbiamo 90 giorni per presentare progetti ed idee per rendere questa struttura utile e fattiva per cittadini ed operatori."
Ci sembra un buon risultato, e ci rafforza nell'idea che è necessario ed importante esserci come professionisti, far sentire la nostra voce anche a livello istituzionale e politico. Forse non sempre saremmo ascoltati, forse fraintesi, alle volte porteremo a casa delle sconfitte.
L'importante è esserci e far vedere che la professione infermieristica è unita e con obiettivi precisi circa la salute e la salvaguardia del Sistema Sanitario. Vogliamo ancora una volta ricordare che questo nostro Sistema è fatto per la maggior parte di professionisti capaci, preparati e pronti a dare il proprio contributo; di questo se ne gioveranno i cittadini e il mondo sanitario in termini di efficienza, risparmio e aumento di performace con risultati qualitativi provati.
Senza Infermieri (e in generale senza i professionisti della Salute) sarà molto difficile portare avanti riforme e miglioramenti in Sanità perchè sarebbe come voler prepare un buon pane "Toscano" senza mettere il lievito, il risultato non è garantito. Possiamo fare a meno del sale, e forse modificare i tempi di cottura o mettere e togliere qualche cereale, ma senza lievito è un vero flop.
Lettera Presidenti Collegi IPASVI della Toscana
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