Il numero di maltrattamenti sui minori è sottostimato dalla comunità mondiale e per le terribili conseguenze che si possono sviluppare. Identificare precocemente un abuso porta a risultati migliori per le vittime. Gli operatori sanitari sono in una posizione privilegiata per agire sulle minacce e l'incolumità fisica e individuare gli abusi prima che ne consegua una condizione di morbilità significativa o mortalità.
NAPOLI. Il maltrattamento sui minori è un problema di proporzioni epidemiche sia in ambito nazionale sia internazionale. Dato il numero di maltrattamenti sui minori e le terribili conseguenze che si possono sviluppare nel bambino, la tempestiva identificazione di un episodio di abuso sul minore è fondamentale.
Lo scopo di questa ricerca è quello di individuare e gestire il paziente pediatrico con sospetto e/o accertato maltrattamento al fine di mettere in sicurezza il bambino stesso.
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Epidemiologia. A livello mondiale, vi è una mancanza cronica di dati sulle violenze sui bambini che mina la comprensione del fenomeno e quindi l’intervento di contrasto. In uno studio ONU sulla violenza contro i bambini i numeri emersi quasi certamente sottostimano il problema. Considerando il vuoto grave del “sistema Italia” il primo progetto, per la sua natura pilota, è stato elaborato da Terre des Hommes e CISMAI avviato nel 2012. L’indagine ha raggiunto una popolazione pari a circa 5 milioni di abitanti, intercettando un bacino di quasi 50.000 minori. In altre parole un minore su 100 fra la popolazione minorile residente risulta vittima di abusi. Il maltrattamento riveste anche in Italia un ruolo di primo piano.
Approccio al bambino maltrattato. L’abuso nell’infanzia può concretizzarsi in: maltrattamento che può essere fisico o psicologico, patologia delle cure quali incuria, ipercuria e discuria, e infine l’abuso sessuale. Il ruolo dei professionisti di area pediatrica deve essere concentrato principalmente sui temi della individuazione di abuso e di abbandono e in caso di sospetto, denunciarla agli organismi appropriati e di facilitare le successive valutazioni e ruolo degli operatori sanitari per la prevenzione degli abusi e maltrattamento sui minori. Sotto quest’ottica prevenire gli abusi monitorando l’ambiente familiare in cui il bambino cresce è senz’altro determinante per un completo sviluppo psico-motorio. Gli aspetti da considerare sia in triage che al momento della raccolta dell’anamnesi ed esame obbiettivo sono: anamnestici, clinici e comportamentali.
Nell’anamnesi, condivisa con l’intera équipe, bisogna:1.a) Riportare racconti in assenza del minore.
1.b) Ascoltare quindi il minore, trascrivendo tra virgolette quanto riferito spontaneamente, senza porre domande dirette.
2. Visita e procedure d’urgenza (esami di laboratorio, esami strumentali, radiologici, consulenze)
3. Colloquio assistente sociale con accompagnatore e/o bambino.
4. Visita neuropsichiatrica.
L'identificazione precoce del maltrattamento sui minori associato a un intervento appropriato porta a risultati migliori per le vittime di maltrattamento. Una valutazione psicosociale approfondita fornisce preziose informazioni sull’individuare un maltrattamento sui minori. Una valutazione psicosociale completa a intervalli di tempo dovrebbe essere proposta anche ai genitori o tutori. Dovrebbe essere chiesto se ci sono cambiamenti in casa o in famiglia rispetto l’ultima visita, in particolare quei cambiamenti che potrebbero interessare il bambino. Gli operatori sanitari devono conoscere i fattori di rischio e questo sicuramente aiuta a individuare i casi di abuso. Il loro ruolo è quello di agevolare un’indagine approfondita sul caso, trattare le esigenze mediche e infermieristiche, proteggere il minore e fornire una consulenza imparziale alle autorità competenti, una testimonianza etica in caso di convocazione in tribunale.
Conclusione. Le violenze accertate sui bambini possono fare notizia, ma sono gli stessi bambini ad affermare che anche piccoli e ripetuti atti di violenza e di abuso commessi su base quotidiana provocano loro sofferenze, intaccando la loro autostima, serenità e senso di fiducia nel prossimo. Il grosso delle violenze sui bambini rimane nascosto; i bambini sottoposti a violenze spesso restano in silenzio, per timore di punizioni. Gli abusi sui minori sono emotivamente impegnativi ed è un problema comune di tutti gli operatori sanitari dell’ambito pediatrico a livello globale. Gli operatori sanitari sono in una posizione privilegiata per agire sulle minacce e l'incolumità fisica e di individuare gli abusi prima che ne consegua una condizione di morbilità significativa o mortalità. L'identificazione precoce di abuso può anche portare a un trattamento precoce delle conseguenze psicologiche ed emotive, quelle che non possono trattate adeguatamente nel contesto di emergenza. Anche se nessun dato è al 100% specifico per abuso, l'abilità dell’operatore che fornisce assistenza può essere determinante per contribuire a contenere questo grave problema sociale.
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