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Quel punto G mai scoperto, i consigli dell'esperta sessuologa

di Maria Cristina Iannacci

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CARPI. I problemi che riguardano la sfera sessuale e l'emotività sono sempre più diffusi. Nurse24.it, grazie ai suoi esperti del settore in campo medico e infermieristico, è da sempre attento a questo genere di difficoltà. In questo servizio rispondiamo a una lettrice.

 

Buongiorno Dottoressa,

ho 35 anni, un partner fisso con il quale ho molta confidenza e soddisfazione anche a livello intimo. Sono un po’ perplessa perché ancora non ho capito se il punto G esiste e come si fa a sollicitarlo; poi si parla spesso di orgasmo vaginale e clitorideo… io ne ho provato sempre e solo uno, quello clitorideo. Ci sono delle tecniche che possono permettere di scoprire questi mondi per me ignoti?

 

Grazie da Luisa

 

* * *

 

Gentilissima Luisa,

grazie per avermi scritto, il suo quesito rappresenta la domanda più frequente in corso di consulenza sessuologica.

Non è corretto parlare di orgasmo clitorideo e vaginale!

L’orgasmo viene definito come una serie di contrazioni della muscolatura del pavimento pelvico che circonda i genitali, interpretate a livello centrale come piacevoli. L’orgasmo è unico, è sempre quello, la via di accesso invece è molteplice. Tutto il corpo può avere valenza erotica, se opportunamente stimolato, ma le aree con maggiore implicazioni nel determinare il piacere femminile sono il clitoride, la vagina, in alcune donne i capezzoli, in poche l’ano.  L’orgasmo in fondo è un riflesso che si instaura quando lo stimolo raggiunge una certa soglia.  Necessari saranno da un lato la componente fisica, tecnica, esperienziale, in definitiva corporea, ovvero uno stimolo prolungato, ripetuto nei punti giusti, conosciuti dalla donna o esplorati insieme nei giochi di coppia, dall’altra la maturazione psicologica-sessuale e relazionale della persona che permette di abbassare la soglia con la fiducia nell’altro e il lasciarsi andare all’esperienza erotica senza paura di essere giudicata o criticata. La differenza di intensità, dolcezza, diffusione delle sensazioni decritta da coloro che sperimentano l’orgasmo da vie diverse è fortemente influenzata dal vissuto e dalle aspettative femminili riguardo la sessualità.

Tecnicamente però solo il 50% delle donne raggiunge l’orgasmo con la pura stimolazione vaginale. Nella restante metà delle donne si parla di mancanza delle basi anatomiche per un orgasmo da penetrazione (assenza di espansione alla parete anteriore della vagina dei corpi cavernosi, impossibilità di localizzare il punto G ecc.) mentre un 15% di donne non raggiunge il piacere durante il coito per… incompetenza maschile (erezione insufficiente, eccessiva riduzione temporale della penetrazione e dei movimenti coitali per eiaculazione precoce).

 

Dove si colloca lei, cara Luisa? Non lo so. Lo potrà scoprire forse casualmente in corso di rapporto spontaneo, privo di aspettative, in cui abbasserà così tanto la soglia da sentire le ‘fiammelle del piacere accendersi’ durante il coito (v. descrizione da “L’amante di lady Chatterly”) o forse non arriverà mai all’orgasmo se non stimolerà intensamente il clitoride perché questa è la “sua” via. È bello anche non sapere e continuare ad esplorare…

Se però c’è desiderio, non bisogno, men che meno obbligo, di provare a gustare l’estasi comunque allacciata sessualmente (è un termine tecnico!) consiglio un paio di piccoli esercizi.

1. Esplorare con posizioni particolari (da dietro, sul tavolo, lei sopra…) la sensibilità della parete vaginale anteriore, circa a metà profondità. La sensazione ricorda piacevolmente il bisogno di urinare;

2. Aiutarsi in questo percorso anche con le dita o sex-toys specifici;

3. Arrivare più volte vicino all’orgasmo tramite qualsiasi via già conosciuta, ma poi finire solo penetrata,  finché avrà la pazienza di aspettare!

4. Abituarsi a non avere orgasmi sempre e solo concentrandosi sul clitoride, ma introdurre i giochi “esterni” durante il coito. A tale scopo vanno trovate posizioni in cui, allacciati, lui o lei possiate stimolare contemporaneamente il clitoride con le mani o con strumenti appositi e specifici (vibratori non fallici). Consiglio sempre la posizione da dietro, a spalle appoggiate, di fianco o sopra con angolazioni che permettano la manipolazione;

5. Ricordare sempre che l’uomo ama la donna che si esplora, spettacolo erotico sublime per la vista maschile!

Potrebbe anche non arrivare mai ad avere un orgasmo da pura stimolazione vaginale, ma lo studio erotico del suo corpo la porterà a vivere più attivamente e più consapevolmente il suo personalissimo piacere sessuale in coppia. L’importante è non fingere. MAI!

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