Nurse24.it
chiedi informazioni

sindacato

Illegittimo il blocco dei contratti statali. Lo ha stabilito la Consulta non riconoscendo la retroattività

di Redazione

Il ricorso era stato presentato dal sindacato Confsal-Unsae qualora accolto in pieno avrebbe comportato un esborso per lo Stato di almeno 35 miliardi

Stipendi-pubblici-dipendenti copiaEvitata mina da 35 miliardi sui conti


La Corte Costituzionale disinnesca la mina sui conti pubblici: la Consulta ha infatti dichiarato «illegittimo» il blocco di contratti e stipendi nella Pubblica amministrazione degli ultimi sei anni, ma allo stesso tempo ha specificato che la sua pronuncia non avrà effetti retroattivi. Verrà quindi evitato il «buco» di bilancio di 35 miliardi di euro paventato dall’Avvocatura generale dello Stato.

Il ricorso contro il blocco dei contratti era stato presentato dal sindacato Confsal-Unsa e qualora accolto in pieno avrebbe comportato un esborso per lo Stato di almeno 35 miliardi per la vacanza tra il 2010 e il 2015, con un effetto strutturale di 13 miliardi annui a partire dal 2016, secondo una memoria presentata dall’Avvocatura dello Stato che aveva difeso il governo davanti ai giudici costituzionali. Il blocco del rinnovo dei contratti per i lavoratori del pubblico impiego è stato inserito da vari governi in decreti per il risanamento dei conti pubblici a partire dal 2009.

Confsal-Unsa: "Una vittoria per i lavoratori" - Con il riconoscimento dell'illegittimità del blocco della contrattazione nel pubblico impiego "oggi c'è la riscossa dei lavoratori pubblici: c'è soddisfazione e commozione per la decisione della Consulta, che dà il giusto riconoscimento alla Carta Costituzionale". Così Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal-Unsa. "Anche se non verranno riconosciuti gli arretrati - continua Battaglia - oggi c'è il riconoscimento di un grande sindacato, che, quando gli altri stavano zitti, operava per arrivare a questo risultato".

Scopri i master in convenzione

Commento (0)