Oggi la pet therapy trova ampia applicazione in svariati settori socio- assistenziali integrando, rafforzando e coadiuvando le tradizionali terapie, e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
TORINO. Boris Levinson, nel 1960 , fu il primo ad applicare la Pet therapy ai suoi pazienti constatando che prendersi cura di un animale può calmare l'ansia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressione.
Oggi la pet therapy trova ampia applicazione in svariati settori socio- assistenziali integrando, rafforzando e coadiuvando le tradizionali terapie, e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
Il Piemonte, che già nel 2010 si era dotato di un'apposita legge per l'utilizzo di tale applicazione terapeutica in ambito ospedaliero, dal 18/04/2016 ha recepito le linee-guida e gli interventi da attuare con gli animali sulla base dell’accordo siglato tra Governo, Regioni e Province autonome; il documento approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, fissa precisi requisiti per le strutture e prevede una formazione specifica per gli operatori, avendo il duplice obiettivo di dare garanzie ai pazienti e di tutelare il benessere degli animali.
L'assistenza avrà valenza terapeutica, riabilitativa e ludico-creativa attraverso l’impiego di animali domestici: cani, cavalli, asini, gatti, conigli.
Avendo una natura terapeutica occorrerà la prescrizione medica che attesterà se il paziente potrà trarre beneficio ed effettivo giovamento.
Gli interventi saranno attuati da un' équipe multidisciplinare composta da varie figure (un responsabile del progetto, un veterinario , un aiutante dell'animale etc.) e ovviamente dagli animali precedentemente preparati e sottoposti a valutazione sanitaria e comportamentale. È necessario monitorare la condizione e il benessere dell'animale sia durante le sedute sia nei periodi di inattività e di valutare i reali benefici che la persona assistita può ricevere dall'amore.
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