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editoriale

Partorire un bambino Down, puoi scegliere di non farlo. Abortisci e prova di nuovo

di Rosario Scotto di Vetta

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Il tweet del biologo britannico Richard Dawkins ha sollevato un caso etico di portata mondiale. "Abortisci e prova di nuovo. È immorale partorire un bambino Down se puoi scegliere di non farlo". Ha risposto così a una donna che definiva "dilemma etico" portare in grembo un feto con la sindrome di Down

L'hanno travolto di proteste e insulti gli utenti del network dopo aver letto il consiglio dello scienziato. "Non è immorale far nascere una persona diversa" − dice Maria Antonietta Coscioni, presidente dell'associazione che si occupa di temi etici e promuove la ricerca scientifica.

"È un termine scientificamente sbagliato. Non è immorale mettere al mondo una persona perché altrimenti dovremmo dire che è immorale invecchiare, o vivere con una disabilità. Dovremmo usare il termine immorale quando un padre uccide la figlia di pochi mesi, invece in quel caso si parla di una mostruosità". 

Eletta nelle liste del Pd, Coscioni si è occupata delle persone affette da sindrome di Down durante la sua attività di parlamentare radicale.

"I down sono persone che hanno grandissime potenzialità; durante la campagna europea "my opinion my vote" ragazzi down provenienti da tanti paesi europei sono venuti nel parlamento italiano a evidenziare come loro hanno possibilità di poter votare e di esprimere un'opinione politica e quindi vivere attivamente l'attività politica". 

“In passato le madri − spiega Coscioni − si sono chieste se fosse possibile intervenire con la chirurgia plastica per modificare i tratti somatici dei ragazzi down perché visibilmente diversi e quindi discriminati. È più facile per un genitore affrontare un’altra patologia, magari anche una disabilità fisica, piuttosto che questa diversità. Quando si sa che può nascere un bambino con questa sindrome − sottolinea − lo si considera quasi un fallimento, perché come coppia hai prodotto qualcosa di visibilmente diverso”.

Una scelta che rientra senza dubbio nella sfera personale della donna e della coppia.

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