Il manager Marcello Tonini ha evidenziato come “abbiamo ricominciato a correre…. E in autunno – ha aggiunto – vi saranno altri passi avanti. Ad esempio inaugureremo la nuova Cardiologia con i due angiografi che ci sta donando la Banca di Credito Cooperativo di Gradara”.
RIMINI. Con la ristrutturazione completa del reparto di “Medicina Interna 2 e Gastroenterologia” - che ha avuto luogo questa mattina alla presenza del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, del direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, del coordinatore dei servizi ospedalieri dell’Ausl Stefano Busetti, del Direttore del dipartimento internistico Giorgio Ballardini e dell’unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Luigi Solmi - fa un ulteriore passo avanti il progetto di miglioramento, dal punto di vista alberghiero, dell’Ospedale “Infermi” di Rimini.
E segnatamente dell’edificio denominato “monoblocco” nel quale da inizio anni 2000 sono stati già effettuati diversi interventi nell’ottica di un’ottimizzazione funzionale e tecnologica degli spazi: messa a norma impiantistica, antincendio, nuovi parametri regionali di comfort e umanizzazione nonché di accreditamento.
Lavori
Il nuovo reparto è situato al quarto piano alla scala C. Le nuove stanze sono complessivamente 17 per 41 posti letto: 1 da 1 solo posto letto, 12 da 2 posti letto e 4 da 4 posti letto. Sei posti letto sono dedicati alla Gastroenterologia (Unità Operativa diretta dal dottor Luigi Solmi), gli altri sono dell’Unità Operativa di Medicina Interna 2 diretta dal dottor Giorgio Ballardini.
Tutte le camere sono dotate di bagno, impianto di condizionamento dell’aria e collegamenti per tv, oltre ovviamente a collegamento per i gas medicali e per altri servizi.
Le aree per il personale e i servizi sono stati ampliati rispetto alla precedente sistemazione e comprendono anche un’area ambulatoriale e lo spazio per l’ecografia. Più precisamente gli spazi contemplano: 2 zone operative per infermieri; 1 zona preparazione terapia infermieri; 1 studio coordinatore infermieristico; 1 sala medici per refertazione; 2 studi medici; una sala riunioni; 1 ambulatorio; una medicheria; 2 zone soggiorno, una attesa visitatori; una cucina; depositi; locale per sosta salma-lutto. Infine, oltre ai servizi igienici nelle stanze sono presenti 2 bagni per ospiti, 2 per personale, 1 accessibile a persone diversamente abili e 1 assistito.
I lavori, coordinati dall’Ufficio Tecnico diretto dal dall’architetto Enrico Sabatini, sono durati un anno e hanno comportato un investimento di 1.518.180,28 euro, finanziati con fondi della Regione Emilia Romagna e con fondi aziendali.
Personale e dati d’attività
Il personale di assistenza dell’area della degenza è costituito da 22 infermieri e 14 operatori socio sanitari (oss). I medici della Medicina 2 sono 12: 10 di ruolo, 1 incaricato, 1 contrattista. Il personale medico, per più della metà, è dedicato alle attività ambulatoriali (Diabetologia, Endocrinologia, Epatologia), alla diagnostica ecografica (addominale e tiroidea), alla diagnostica invasiva (biopsie addominali, agoaspirati tiroidei, trattamenti con radiofrequenza o alcolizzazione di lesioni epatiche). Nel complesso si tratta di circa 23.000 prestazioni ambulatoriali all’anno.
Le attività della degenza di Medicina 2 sono coperte da 3 medici al mattino e 1 al pomeriggio: i 3 medici del mattino sono 1 dedicato alla sezione uomini, 1 alla sezione donne, 1 per le urgenze, i pazienti ricoverati al reparto Post Acuti e le consulenze. I pazienti sia ambulatoriali sia ricoverati della Gastroenterologia sono seguiti da 1 degli 8 medici dell’unità operativa. Va precisato che questa funzione viene scolta con turnazione periodica: gli altri 7 medici sono impegnati nei cinque punti aziendali di erogazione di indagini endoscopiche, che vengono effettuate per un volume di circa 14.000 l’anno.
Il numero dei ricoveri è costantemente cresciuto negli anni sia per la Medicina 2 sia per la Gastroenterologia: nel 2014 sono starti ricoverati 1.378 pazienti in Medicina 2 e 377 in Gastroenterologia (in aumento complessivamente di 150 rispetto al 2013); un ulteriore aumento è prevedibile nel 2015.
Per la Gastroenterologia i dimessi sono stati complessivamente 305 nel 2011, 323 nel 2012; 270 nel 2013 e, come detto, 377 nel 2014.
Frequenti i pazienti con cirrosi epatica, neoplasie epatiche, pancreatiche e delle vie biliari, neoplasie del tubo gastroenterico.
Entrambi i primari, il dottor Ballardini e il dottor Solmi, che prevengono entrambi da Bologna, hanno osservato che negli anni passati capitava loro spesso di incontrare, appunto a Bologna, pazienti riminesi inviati per gravi patologie internistiche: “Quelle stesse patologie – hanno detto – che ora si curano ad alto livello a Rimini”. Con i nuovi e più organizzati spazi del reparto e il relativo comfort, hanno aggiunto Ballardini e Solmi, anche la qualità delle cure erogate ai pazienti verosimilmente risulterà accresciuta.
Il dottor Tonini ha evidenziato come “abbiamo ricominciato a correre…. E in autunno – ha aggiunto – vi saranno altri passi avanti. Ad esempio inaugureremo la nuova Cardiologia con i due angiografi che ci sta donando la Banca di Credito Cooperativo di Gradara”.
Il sindaca e presidente della Provincia Andrea Gnassi ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza di legare i percorsi clinici alla prevenzione primaria, cioè a stili di vita che aiutino a prevenire le malattie, specialmente le cosiddette malattie sociali: “Serve anche un salto culturale nelle persone, che instaurino stili di vita sani e positivi, in modo da aiutare ad ammalarsi meno. Questo credo possa essere importante anche per il Sistema Sanitario Nazionale che, lo stiamo vedendo anche in questi giorni, fa sempre più fatica a sostenersi”. Con l’occasione il primo cittadino ha ricordato che “stiamo cercando di costruire a Rimini un punto di eccellenza sul benessere nella sua accezione più ampia, proprio per cercare di fare prevenzione. La qualità della vita si misura anche da questo”. Gnassi ha infine ricordato gli sforzi importanti che l’Amministrazione Comunale sta facendo sulle tematiche ambientali, come ad esempio i progetti e i lavori sugli scarichi a mare, ma anche urbanistica e dei lavori pubblici, per migliorare la qualità della vita dei cittadini: “Quando ti trovi di fronte il cambiamento – ha argomentato – hai due scelte: subirlo o interpretarlo. Noi stiamo cercando di interpretarlo, e la sanità riminese, come state dimostrando qui oggi, lo sta a sua volta facendo”.
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