"Sono stata catapultata in un sistema dove ogni tassello si incastra alla perfezione, soprattutto in termini di équipe multidisciplinare."

LONDRA. Lavoro dal dicembre 2015 a Londra nel reparto di Neurochirurgia del King's College Hospital. Un Ospedale Universitario di eccellenza e, dopo aver lavorato tre anni in Italia come libera professionista, di cose da raccontare ne ho abbastanza.

In soli quattro mesi ho imparato tantissime cose, non solo dal punto di vista clinico ma anche organizzativo. Sono stata catapultata in un sistema dove ogni tassello si incastra alla perfezione, soprattutto in termini di équipe multidisciplinare.

Ho provato per la prima volta che cosa è l’autonomia e la responsabilità infermieristica inserita in un contesto complesso come quello di un reparto altamente specializzato.

All’università si studiano: il Codice Deontologico, il Profilo dell’infermiere, il significato di lavorare in gruppo, e tante altre cose che purtroppo nei miei tre anni di esperienza in Italia ho visto raramente.

Se vuoi essere un buon infermiere e hai davvero a cuore il benessere delle persone di cui ti prendi cura, a volte è davvero difficile scendere a compromessi. È davvero frustrante l’impotenza che si prova nel cercare di cambiare le cose per anni senza riuscirci.

Una delle ragioni che mi ha spinta a voler collaborare con Nurse24.it è la speranza che un giorno le cose possano cambiare; e cosa c’è di meglio di una sana e vera informazione?

Penso che il mio punto di vista di infermiera italiana, con esperienza in Italia e all’estero, possa essere una risorsa per far riflettere su quello che sta accadendo alla professione infermieristica.

L’autonomia infermieristica e l’esistenza di infermieri specializzati tanto desiderati in Italia, qui esistono.
Quindi: si può fare!

Iniziare una collaborazione con Nurse24 mi serve per condividere con i colleghi italiani la soddisfazione professionale che, in soli quattro mesi qui, non ho mai provato in tre anni di lavoro in Italia. Ho letto molti degli ultimi articoli da voi pubblicati e sono stata investita da momenti di sconforto, rabbia e tristezza. Perché d’altronde sono un’infermiera italiana e la mia scelta di trasferirmi all’estero è stata una necessità.

Amo la mia professione, amo le persone e nutro un profondo senso di giustizia, motivo per cui nel 2014 decisi di iscrivermi al Master di infermieristica forense. Purtroppo per ora quel titolo è rimasto nel cassetto, ma non è detto che un giorno non mi tornerà utile.

Monica Abatangelo
Infermiera Neurochirurgia del King's College Hospital - Londra