Il personale del comparto direttamente impegnato nell’assistenza (infermieri, tecnici e medici) aumentato di circa 80 unità negli ultimi 18 mesi.
LIVORNO. Crescono le dotazioni organiche e migliorano le tipologie di contratti che passano da tempo determinato a indeterminato: questo il quadro che emerge dai dati occupazionali dell’Azienda USL 6 degli ultimi 18 mesi.
Dal 1° gennaio 2014 al 30 giugno scorso il personale del comparto direttamente impegnato nell’assistenza alla persona (infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia, della riabilitazione, educatori professionali, etc), facendo il saldo tra le persone cessate e i nuovi ingressi, è cresciuto di 68 unità. In particolare sono aumentati di 52 unità le persone assunte a tempo indeterminato e di 16 unità quelle a tempo determinato. Sono inoltre incrementati i medici nel numero di otto e gli psicologi di tre.
L’incremento di personale sale addirittura a 100 se si prende a riferimento il mese di aprile 2014, mese prima del quale era in corso un trend di riduzione del personale. Restano inoltre sostanzialmente invariati dal 2013 nel numero gli altri contratti flessibili di lavoro.
“A fronte di questi dati e soprattutto di una stabilità dei servizi sanitari erogati – dice ilCommissario dell’Azienda USL 6, Maria Teresa De Lauretis - risultano difficilmente comprensibili alcuni interventi apparsi sulla stampa in merito alle presunte carenze del personale. È purtroppo frequente che nel periodo estivo aumentino le difficoltà quando, in concomitanza con le assenze programmate per le ferie, si verificano ulteriori assenze improvvise e contingenti nei reparti e che si affrontano ricorrendo anche a misure di mobilità interna e lavoro straordinario.
Non è in corso quindi nessuno smantellamento dei servizi, anzi su di essi si è investito potenziando le funzioni di Pronto Soccorso, l’apertura sulle 24 ore del servizio TAC presso il Pronto Soccorso di Livorno, la riorganizzazione di servizi nell’area materno infantile e altro. Ciò nonostante il periodo di forte difficoltà economica e anche per affrontare al meglio la prossima riorganizzazione del Servizio sanitario regionale.
Ugualmente poco comprensibili appaiono le critiche sugli investimenti aziendali. Ricordo che a fine 2014 è stato approvata dal Ministero della Salute la nostra richiesta di finanziamento di oltre 15,5 milioni di euro per il Programma pluriennale di investimenti che ha già cominciato a produrre i suoi frutti. Penso, ad esempio, al rinnovo nei quattro ospedali di tutta l’apparecchiatura endoscopica per un valore di circa 1,5 milioni di euro destinata ai reparti di Medicina, Chirurgia e Rianimazione. Ma anche alle nuove acquisizioni tra le quali un acceleratore lineare (900mila euro) per la Radiodiagnostica, un mammografo digitale (220mila euro) per la Senologia, i ventilatori di anestesia (520mila euro) per le sale operatorie, la nuova TAC al Pronto Soccorso di Livorno e molti altri. Tutto questo senza considerare le risorse investite per la riduzione delle liste di attesa e la battaglia intrapresa per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva”.
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