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L'esperienza del Visual Hospital in Toscana

di David Nucci

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PISTOIA. Sono ormai molti anni che stiamo lavorando per l’introduzione di modelli e tecniche innovative nel campo dell’organizzazione sanitaria.

Uno dei modelli più originali è quello dell’ospedale per intensità di cura, in ciò pienamente alternativo all’ospedale tradizionale strutturato in reparti e servizi, correlato alla disciplina medica o chirurgica di riferimento.

Un altro tema molto interessante deriva dalla necessità di rendere l’ospedale più fluido e snello attraverso l’applicazione della filosofia Lean.

Il principio di tale modello deriva dall’industria manifatturiera e nello specifico dalla Toyota, dove l’attenzione ai processi lavorativi diventa fattore determinante per evidenziare quelli che sono definiti sprechi (Muda) che non portano valore aggiunto al processo/percorso del cliente/paziente.

 

Coniugando questi due aspetti avremo l’opportunità di stabilizzare i modelli sui bisogni dell’utente in logica: trasparente, coerente ed economica. Le organizzazioni sanitarie, soffrono ormai da tempo di un costante intasamento dei servizi. È ormai quotidianità il dover verificare la disponibilità di posti letto per gestire la routine (elezione) e le criticità (urgenze dal pronto soccorso).

 

In fondo a tutto questo si arriva sempre a porre l’attenzione sulle modalità di accesso bloccando alcuni ricoveri elettivi, chiedendo alla C.O. 118 di dirottare gli utenti presso altri presidi etc.

 

Nel corso degli ultimi anni si è posta molta attenzione all’atto di ammissione in ospedale. In questo senso sono stati creati sempre più livelli tra il pronto soccorso ed i reparti di degenza vedi l’osservazione breve ed intensiva OBI al fine di limitare le ammissioni solo a casi selezionati e da studiare.

 

Come l’accesso anche la dimissione negli anni è stata oggetto di interesse infatti dall’acuzie alla dimissione si sono inserite aree come le cure intermedie, la riabilitazione etc. L’insieme di queste progressive innovazioni è stato quello di adeguare i livelli di appropriatezza intesa come intensità di assistenza.

 

Il modello, se corrisponde al una concezione di correttezza allocativa delle risorse, non ha in realtà dato risultati attesi come facilitazione dei flussi dei pazienti.

 

Ecco che la Regione Toscana, con le delibere di giunta DGR 360/2009, 693/2011 e 117/2012, introduce il concetto di laboratorio per la sperimentazione di un approccio snello con la costituzione di un gruppo multi professionale dedicato, identificato delle varie direzioni aziendali, che sperimenterà un proprio modello di gestione operativa sulla base di specifiche comuni condivise e mutuate dalle migliori esperienze disponibili in materia.

 

Il modello di riferimento è quello del Visual Hospital che consiste in un modello innovativo, gestionale caratterizzato dall’utilizzo di uno strumento di consultazione visiva dei pazienti nella singola area di degenza e poi complessivamente in tutto l’ospedale.

 

Si ribadisce il concetto che la qualità e la tempestività delle cure al paziente debbano passare attraverso la gestione ottimale dei flussi del paziente stesso anche al fine di evitargli effetti negativi quali:

 

• Ritardi nell’erogazione delle prestazioni;

 

• Eccessiva durata delle degenze ospedaliere;

 

• Sprechi di risorse;

 

• Mancata flessibilità e mancato livellamento delle attività;

 

All'inizio del 2013 il P.O. di Pescia ha iniziato la sperimentazione dell’applicazione della filosofia Lean con il progetto Visual Hospital e Plan for Every Patient (P4EP).

 

Dopo alcuni mesi dall’inizio della sperimentazione però si percepisce che il progetto si sia fermato e sia regredito a prima di iniziare la sperimentazione.

 

Questa situazione la direzione infermieristica e per questo motivo è stato costruito un progetto ricerca con un successivo progetto di miglioramento.

Per entrare nel contesto è stata fatta una segmentazione della domanda dell’utente che si reca al PS e necessita successivamente di ricovero in area medica (area di riferimento per la sperimentazione del modello).

 

Dopo aver selezionato la domanda è stata disegnata la Value Stream Map dalla quale si è potuto calcolare i tempi di attesa, di processo ed il Takt time.

 

Dall’analisi fatta si evince che le attese del posto letto in area medica, dopo che è stato terminato l’iter diagnostico in pronto soccorso, sono maggiori di 75 minuti.

 

Analizzando questo dato è emerso che le dimissioni avvengono in reparto con uno shift di circa 3 ore rispetto ai flussi di ingresso in P.S.

 

È stato strutturato un progetto di ricerca qualitativa per andare ad analizzare le dimensioni: individuale, di gruppo e dell’organizzazione nell’implementazione del modello Visual Hospital.

 

Sono quindi realizzati due Focus Group, costituiti da personale sanitario coinvolto nella sperimentazione, dai quali sono emersi importanti spunti di riflessione che hanno costituito la base del progetto di miglioramento.

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