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dalla redazione

Le cooperative sanitarie e la cosa pubblica

di Marco di Stefano

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ROMA. Il mondo delle Cooperative sociali in ambito sanitario è molto articolato. Esistono diverse leggi che stabiliscono la Mission delle Cooperative stesse, come l’articolo 1, comma 1, lettera a) della legge 381/1991, che, come è noto, così identifica uno degli ambiti della cooperazione sociale:

Art. 1 - Definizione.

1. Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla   promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso:

a)     la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi

 

Va in ogni modo specificato, che con questo lavoro non si stanno mettendo alla gogna le Cooperative Sociali che operano nell’ambito sanitario, che comunque in moltissimi casi svolgono compiti lodevoli, bensì, quelle Cooperative che nascondendosi dietro tale Mission, sono invece caratterizzate da servizi che corrono  il forte rischio di cadere in forme di intermediazione di manodopera o comunque di forniture di personale povere di contenuti organizzativi.

 

Nelle statistiche sul numero di Disoccupati in Italia non credo che vengano considerati anche i lavoratori delle Cooperative Sanitarie, in quanto per la maggior parte fruitori di Partite Iva. Ma questo articolo tra le altre cose vuole ribadire che esiste un  confine molto sottile tra disoccupazione e  lavoro e che è su questa estremità che oggi vivono o sopravvivono gran parte degli Infermieri del Lazio.

 

Il problema, oramai, così esteso in Italia, in tutti gli ambiti dove tali Cooperative svolgono la loro opera, è che le Strutture Sanitarie, possono comprensibilmente, avere problemi di carenza di personale infermieristico, ma quando il ricorso alla manodopera della Cooperativa  è maggiore della forza lavoro strutturata in essere nella struttura stessa, allora possiamo iniziare a porci delle domande sul perché questo accada e da cosa è determinato.

 

Non penso, per questi motivi, che le Cooperative siano un valido aiuto alla sanità pubblica e privata ma tutt'altro, penso che queste siano solo un mezzo creato ad hoc e "legalizzato" per abbattere il costo del lavoro nella sanità, creando disoccupazione, precariato e malasanità e che tutto questo rientri in un piano studiato a tavolino.

 

A fronte di questo  ritengo, per ciò che riguarda la carenza di personale Infermieristico, che le Cooperative non siano la soluzione al problema della Sanità bensì ne costituiscano la causa.

 

Conosco molto bene il sistema delle Cooperative e degli appalti in Convenzione con i privati stipulati dall'ARES 118 del LAZIO avendoci avuto a che fare negli ultimi sette anni e per questo so bene di cosa sto parlando.

 

Ritengo che nel Lazio ci sarà la cosiddetta malasanità finché anche queste problematiche non verranno alla luce e non saranno risolte.

 

Il precariato degli Infermieri, grazie al sistema delle Cooperative, purtroppo è una realtà e lo sfruttamento indiscriminato di questi Professionisti è oramai all'ordine del giorno.

 

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