RIMINI. Sono oltre un centinaio gli infermieri di Cesena, Rimini e Forlì neo-laureati e laureati negli ultimi due anni ad aver abbandonato l'Italia per lidi più sicuri in Inghilterra. Sono i dati raccolti da una ricerca curata da Nurse24.it che testimonia come ormai in Italia è quasi impossibile trovare un lavoro per i colleghi che non hanno mai operato dopo la spesso sudata laurea.
Per loro c'era la scelta di rimanere in un Paese che li ha formati e sbeffeggiati o cambiare aria e andare all'estero, magari in Gran Bretagna, in Germania o in Svizzera. Pochi quelli che hanno scelto la via del volontariato in Africa o della difficile cittadinanza momentanea in Australia.
I più hanno deciso di andare in quella che a tutt'oggi è considerata una "Isola del tesoro", ovvero quella terra inglese che continua ad importare infermieri italiani. Un po' come accadeva fino a qualche anno fa nello Stivale più antico del mondo, dove ad essere importati erano gli infermieri Polacchi, Spagnoli e Rumeni.
Oggi siamo in controtendenza e sono i nostri giovani a lasciare la terra natia alla ricerca di un sogno che la loro Nazione non è riuscita a realizzare.
Le mete preferite in Inghilterra restano i sobborghi di Londra, Bristol e nelle cittadine del Sud in generale.
La maggior parte di loro inizia con mansioni che in Italia sono paragonabili a quelle dell'Operatore Socio Sanitario (i vecchi infermieri generici), ma ha la possibilità di fare una lunga carriera e di acquisire qualifiche per il prosieguo dell'attività professionale in terra britannica.
A tutti questi amici e colleghi un caloroso in bocca al lupo e l'invito a resistere e a ritornare in Italia quanto prima carichi di esperienza per una professione che merita di più e che oggi continua ad essere bistrattata di fronte al nullismo e all'immobilismo di chi la rappresenta a tutti i livelli.
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