È il nome del progetto promosso dalla Società della Salute della Valdera e dall’Unione dei Comuni e attuato dall’associazione “Casa Valdera”, finalizzato a migliorare la qualità della vita di persone con problemi di disabilità fisica o intellettiva, favorendo la loro autonomia e inserimento sociale.
PISA. “Insieme… come a casa nostra” è il nome del progetto promosso dalla Società della Salute della Valdera e dall’Unione dei Comuni e attuato dall’associazione “Casa Valdera”, finalizzato a migliorare la qualità della vita di persone con problemi di disabilità fisica o intellettiva, favorendo la loro autonomia e inserimento sociale.
È stato approvato sia dalla Regione Toscana sia dal Ministero delle politiche sociali all’interno di programmi sperimentali inerenti disabilità e vita autonoma, che hanno offerto l’occasione ai vari territori di mettere in pratica forme di residenzialità più flessibili e personalizzate rispetto a quelle previste dalla normativa vigente. A seguito delle sperimentazioni, poi, la Regione valuterà che cosa far entrare a regime, anche modificando parti della legislazione.
“Insieme … come a casa nostra” prevede il coinvolgimento di quattro persone con disabilità cognitiva in carico ai servizi della ASL5 zona Valdera che inizieranno a convivere in un appartamento nel comune di Buti, supportate da un’assistente familiare e da un coordinamento della cooperativa sociale il Cammino.
Un contributo importante al progetto “Insieme … come a casa nostra” è arrivato dalla Fondazione Pisa, grazie alla quale è stato comprato l’arredamento dell’appartamento, completamente fruibile autonomamente anche da persone con problemi di disabilità, anche fisica.
Il Comune di Buti è protagonista di questo progetto sperimentale grazie alla presenza di un tessuto sociale particolarmente coeso e di associazioni che, coordinate dall’amministrazione comunale, potranno sostenere i servizi e supportare l’integrazione dei disabili nel paese.
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