Nel corso della trasmissione di Raiuno ci si è chiesti: “come è mai possibile che nessuno si è mai accorta del disagio di questa donna?”
PIOMBINO. Anche “La Vita in diretta” si occupa dell’infermiera killer di Piombino e dei casi in cui si è parlato di “angeli della morte”. Nel corso della trasmissione ammiraglia di Raiuno si è discusso a lungo dell’argomento e soprattutto si è parlato delle condizioni di stress lavorativo alle quali sono sottoposti gli Infermieri Italiani.
Il sospetto che Fausta Bonino - l’infermiera killer arrestata in Toscana nei giorni scorsi con il sospetto di aver ucciso 13 pazienti tramite overdose di Eparina - non stesse bene dal punto di vista psichico è emerso in tutti i suoi aspetti, come pura la domanda: “come è mai possibile che nessuno si è mai accorta del disagio di questa donna?”.
Ce lo chiediamo pure noi e chiediamo che venga fatta più chiarezza sulla questione per capire se e dove ci sono state delle falle da parte di chi è deputato al controllo e alla sicurezza dei lavoratori e degli assistiti.
Nel corso dell’ultima puntata condotta dal giornalista e presentatore Marco Liorni, sono emersi tanti elementi di riflessione e si è fatto cenno ancora una volta al burnout, sindrome da stress che spesso viene sottovalutata.
Alcune colleghe della Bonino lamentavano da tempo che la stessa non fosse in perfetta forma psichica, ma nessuno se ne era preoccupata più di tanto. Alcuni dirigenti medici e infermieristici addirittura hanno definito la Bonino persona tranquilla, serena e ligia al lavoro. Dalla trasmissione e dalle indagini giornalistiche è emerso un profilo diverso di una persona che potrebbe aver ucciso 13 pazienti, ma che in fondo ha bisogno di essere curata.
A voi lettori il resto dei commenti: scrivete pure a direttore@nurse24.it.
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