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Il federalismo fiscale in sanità? Solo disvalori e disastri

di Redazione

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Gentile Direttore,

il federalismo (fiscale, sanitario e governativo) tanto acclamato, nella realtà, soprattutto in ambito sanitario, ha creato solo disvalore e disastri. E’ di oggi lo studio presentato sul Sole 24 ore sanità, in fatto di federalismo sanitario. Lo studio, dati alla mano mostra un’assoluta disgregazione dei dati e una loro diffusione a macchia di leopardo (escludiamo a priori i giaguari, poiché ormai troppo sfruttati anche in politica).

I dati preoccupanti che, dovrebbero indurre un’approfondita riflessione sono chiari ed inequivocabili. Esprimono quello che oramai a detta di tutti, sono i disastri che la mala gestio dei nostri politici ha prodotto. Pere completezza d’informazione credo sia necessario mostrarli per far si che, qualcuno osservandoli possa esclamare “ ecco come si spreca e dove”.

 

Sapere che in Sardegna ci siano il 72% di medici in più (in rapporto alla popolazione) rispetto alla Lombardia lascia sbigottiti. Ma ancor di più lascia basiti che, la Liguria abbia il 70% in più di personale non medico (infermieri, tecnici, ostetriche) rispetto a regioni come la Campania, ancora peggio, se mai fosse possibile, che il Lazio e la Lombardia destinino più del doppio delle loro risorse economiche per accreditare strutture private rispetto a Regioni comunque virtuose come la Sardegna, la Toscana, l’Umbria, l’Emilia e le Marche messe insieme.

 

Una vergogna tutta Italiana. L’ennesimo esempio di sperpero di denari pubblici. Ora, leggere i dati è veramente destabilizzante, ma la cosa che scandalizza è che, queste regioni governate sempre dagli stessi, continuino a distribuire i loro fondi in modo scellerato senza una programmazione sanitaria degna di questo nome.

 

La prima cosa che un Governatore attento dovrebbe fare è capire dove sono gli sprechi e tentare almeno di porvi rimedio. Ma dallo studio precedentemente letto, non risulta che questo sia stato messo in atto. E chi paga sempre, sono i poveri cittadini, che per paura di dover spendere altro denaro per curarsi, evitano addirittura di fare checkup ed analisi perché ormai troppo costose.

 

Gli studi e le analisi in fatto di sanità, hanno oramai cadenza quasi settimanale, non c’è settimana o mese nel quale non si legga di un studio multidisciplinare in materia sanitaria. Che provenga da istituti più o meno conosciuti, che siano poi, laici o cattolici, no fa poi tanta differenza.

 

I risultati sono pressoché sovrapponibili, gli sprechi sono al primo posto, le inadempienze dei dirigenti regionali pure, ma soprattutto quello che è sempre costante come fosse un parto plurigemellare monozigote è l’assoluta e trasversale “illibatezza” dei responsabili. Nessuno mai paga, non si trova mai il colpevole….un continuo delitto perfetto che neanche il commissario Maigret riuscirebbe a svelare.

 

Quando, dovremmo aspettarci finalmente che qualcuno paghi per le proprie inadempienze? Quale società, degna di questo nome, può reggersi sul continuo malaffare?

 

Credo che sia giunta veramente, l’ora dei forconi……non è più tollerabile uno sperpero simile. O la gestione della spesa sanitaria ritorna allo Stato centrale, con i dovuti controlli e le dovute sanzioni a carico dei dirigenti responsabili. O non rimane altro che scendere i piazza e manifestare ad oltranza tutto il nostro disprezzo, contro questa classe dirigente meschina ed incapace. Ad maiora!

 

Dott. Carlo Pisaniello, Infermiere Forense segr.naz. “Avvocatura di Diritto Infermieristico”

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