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Il cibo integrale diminuisce la mortalità

di Alberto Ravaioli

cibiintegrali

Una fetta di pane integrale a mezzogiorno e sera, associato a un piatto di riso o pasta integrale pare sufficiente

La segnalazione appare su Jama Internal Medicine, la rivista dei Medici di famiglia americani, molto prestigiosa. Riporta nell’articolo che una alimentazione ricca di cibi integrali riduce la mortalità cardiovascolare del 9% e quella totale del 5%.

Si dice nel lavoro che non vi è relazione con la mortalità per cancro, ma se inserita nel contesto più ampio di una dieta di tipo mediterraneo riduce pure la mortalità per cancro (l’ho aggiunto io come informazione).

Se poi una razione quotidiana di cibo integrale sostituisce una di carne rossa, la mortalità cardiovascolare si riduce del 20% e quella generale del 10%.

Fra le raccomandazioni sulla dieta in America del 2010 si asserisce che coloro che assumono da 3 a 5 servings (portate) al giorno raggiungono i risultati sopra riportati.. un serving o portata rappresenta all’incirca 28 gr di cibo, tanto per intenderci una fetta di pane. Quindi una fetta di pane integrale a mezzogiorno e sera, associato a un piatto di riso o pasta integrale pare sufficiente.

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Altre variazioni sul tema sono possibili. Lo studio ha seguito circa 75.000 maschi e 44.000 femmine e ha documentato una relazione lineare inversamente proporzionale fra alimentazione con cibi integrali e mortalità.

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