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Area medica

I percorsi assistenziali per le gravidanze a rischio

di Marco Alaimo

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FIRENZE. All’interno del "Dipartimento materno infantile presso la clinica universitaria di Careggi" è presente un servizio che da diversi anni svolge un ruolo particolare e delicato come quello che si occupa della medicina prenatale e della “gravidanza a rischio”. Chiediamo alla Ostetrica Onorari alcune delucidazioni su questo servizio e sulle ricadute in termini di salute per la mamma e il futuro bambino.

Quando ci si deve rivolgere ad un centro per la gravidanza a rischio?

Sicuramente quando nella anamnesi familiare ci sono delle patologie importanti che devono essere messe sotto stretto controllo come: diabete, problematiche di natura circolatoria (cardiaco, problemi vascocircolatori es: ictus), pregresse gravidanze a rischio. Un altro caso in cui è necessario usufruire di questo importante servizio è quando ci sono stati dei “precedenti negativi” ovvero bambini nati prematuramente, in caso di MIF (morte intrauterina fetale) oppure nel caso della poli abortività (più di 3 aborti).

Nel centro di medicina prenatale come si controlla e monitorizza una gravidanza a rischio?

Nella prima visita viene fatto un inquadramento clinico e in base alla eventuale patologia riscontrata inizia un percorso che può interessare diverse figure professionali tra cui: il medico ginecologo o specializzando, le ostetriche, il dietista. I percorsi si personalizzano ovviamente in base alla patologia rilevata come ad esempio nel caso del diabete gestazionale. In questo percorso viene fatto un monitoraggio della crescita fetale (CTG), della glicemia della madre con controllo settimanale, ecografie di controllo e flussimetrie. Alla base di tutto il percorso il  medico ginecologo inquadrerà le problematiche della gestante, valuterà il tipo di diabete e la terapia da eseguire, sarà poi cura delle ostetriche  dare tutte le spiegazioni del caso e rimanere di supporto per tutta la gestazione nei confronti della donna e l’ostetrica sarà la figura a cui farà sempre riferimento e sarà la figura sempre pronta  a sostenerla nella sua gravidanza con problemi. Sappiamo che non esistono formule standardizzate e molto importante è l’attivazione di un’assistenza personalizzata e mirata non solo al problema imminente ma anche al futuro sia del bambino che della mamma e l’eventuale famiglia.

Un  percorso seguito è quello del “ritardo della crescita ” (IUGR) con esami specifici , il percorso per le mamme   con delle malattie autoimmuni ad esempio il Lupus ,l’Artrite reumatoide  e altre ancora.

Come possiamo capire quindi c’è un percorso personalizzato che cerca di garantire la migliore assistenza con l’ausilio di tante figure professionali in ambito sanitario. Il servizio che è presente a Careggi ha l’ambizione di rispondere alle varie esigenze della popolazione Toscana e non solo, cercando di essere sempre in linea con le più recenti scoperte scientifiche e adattando anche i nuovi bisogni che la multiculturalità esige.

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