Nurse24.it
chiedi informazioni

in pillole

Hai la psoriasi? Non nasconderti!

di Redazione

9af1826b772c4d0c3b40cc25c52f7637

REDAZIONE. È il messaggio lanciato dallo spot realizzato nell’ambito della Campagna nazionale ‘Che ne sai di psoriasi? Conoscerla per curarla’ promossa dall’Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.DI.PSO.). Lo spot è realizzato con il patrocinio dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) e della Società italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), con il contributo incondizionato di LEO Pharma, azienda danese che offre soluzioni dermatologiche a misura delle necessità di cura dei pazienti con problemi della cute.

Maria Grazia Cucinotta, rinomata attrice italiana sempre in prima linea in campagne di comunicazione sociale, è la testimonial del video, diffuso dal prossimo 28 marzo fino al 10 aprile in circa 500 sale cinematografiche su tutto il territorio nazionale. E per spiegare cos’è la psoriasi lieve-moderata, abbattere i pregiudizi e invitare i pazienti a non affidarsi al fai da te ma a rivolgersi al dermatologo, nelle hall dei cinema sarà distribuito un opuscolo informativo, semplice e chiaro.

 

Altro strumento della Campagna, il sito www.momentinfo.net, un filo diretto online con focus sulla patologia, tante notizie di facile consultazione, arricchito con il servizio “Il dermatologo risponde”: un’opportunità per i pazienti e per tutti coloro che vogliono saperne di più di fare domande, avere informazioni e risolvere dubbi semplicemente inviando le richieste alle quali lo specialista risponderà direttamente sul sito web a beneficio di tutti gli interessati.

 

La psoriasi è una malattia cronica della pelle, molto diffusa, come si manifesta? Quali sono le forme principali? Quali sono i dati relativi alla diffusione della psoriasi?

La psoriasi è una malattia della pelle ad andamento cronico recidivante che si manifesta con la comparsa sulla cute di chiazze arrossate, eritemato-desquamative che per anni possono essere confuse con un eczema seborroico. Di solito nei primi tempi queste lesioni compaiono sul cuoio capelluto ove restano confinate per poi progressivamente colpire altri distretti (gomiti, ginocchia, regione sacrale, unghie).

 

Nei paesi occidentali è colpito da psoriasi il 3-5% della popolazione generale, ma probabilmente si tratta di percentuali sottostimate. La psoriasi può comparire a qualunque età e si presenta sotto forme cliniche molto diverse: psoriasi a placche cioè il tipo più comune, psoriasi guttata con piccole chiazze su tutto il corpo, psoriasi pustolosa, psoriasi inversa, psoriasi eritrodermica.

 

La maggior parte degli psoriasici (80% circa) è affetto da psoriasi a placche nella forma lieve-moderata, lieve quando meno del 10% della superficie corporea è interessata, moderata se è colpito il 10-20% del corpo anche con localizzazioni importanti come il viso e le mani.

 

Cosa sappiamo in merito alle cause di questa malattia? Ci sono persone o categorie a rischio?

La psoriasi non è una malattia infettiva né contagiosa. Sicuramente c’è una suscettibilità genetica, infatti la metà circa (30-50%) delle persone colpite ha un familiare affetto da psoriasi. La probabilità di ammalarsi quando si hanno i genitori affetti da psoriasi è del 40% e più. Tuttavia oltre alla predisposizione genetica è importante la componente ambientale.

 

Molti sono i fattori scatenanti: traumi fisici, stress e stile di vita, infezioni (si parla da tempo di un superantigene, virale o batterico, che potrebbe inizialmente scatenare una reazione infiammatoria tale da innescare un processo di tipo autoimmunitario in cui i linfociti attaccano l’organismo sostenuti da un rinforzo della memoria immunologica), alcuni farmaci (sali di litio, beta-bloccanti, antimalarici, FANS).

 

In anni recenti sempre più si è iniziato a parlare della persona con psoriasi come di un particolare paziente nel quale oltre a questa patologia si associano sovrappeso, obesità, dislipidemie, diabete, ipertensione, disturbi a carico dell’apparato gastroenterico, cardiopatie, etc., insomma la psoriasi non è più quella che un tempo si definiva la malattia dei sani.

 

L’evoluzione della psoriasi è caratterizzata da riacutizzazioni e miglioramenti: quali sono i fattori che possono aggravarla o attenuarne i sintomi?

La psoriasi, oltre alle manifestazioni cutanee, al prurito e in alcuni casi al dolore, provoca estremo disagio, frustrazione e vergogna nel paziente che di conseguenza perde l’autostima. È noto che il disagio emotivo e qualunque distress sociale, relazionale, lavorativo peggiorano la sintomatologia tanto che in molti casi l’aggravamento è strettamente correlato a un cattivo stile di vita.

 

Qualunque spina irritativa fisica e psichica porta ad una riacutizzazione della psoriasi. Talvolta anche l’uso indiscriminato dei farmaci può indurre un peggioramento della malattia. Il sole e il mare invece migliorano i sintomi e in generale uno stile di vita più rilassato, comportamenti più salutari aiutano e migliorano il quadro sintomatologico.

 

La psoriasi lieve-moderata è la forma più diffusa ma anche quella meno trattata; per quali ragioni questa malattia non viene riconosciuta?

Fino a qualche anno fa sicuramente la psoriasi lieve-moderata era poco conosciuta e sottotrattata. Attualmente le cose sono migliorate, anche se bisogna dire che ancora poche persone sono a conoscenza delle possibilità e dell’efficacia delle terapie.

 

All’inizio quando ci si accorge delle lesioni i pazienti sono portati a nascondere il problema, a sottovalutarlo, sperano che prima o poi le chiazze possano scomparire da sole, magari chiedono aiuto ad amici e conoscenti.Poi col passare dei mesi si rendono conto che è arrivato il momento di affrontare la questione.

 

Si arriva mediamente a una diagnosi dopo tre-cinque anni, anche perché non sempre la malattia si manifesta chiaramente e talvolta il dermatologo, soprattutto se si tratta di bambini, aspetta per fare una diagnosi. Una volta diagnosticata, i pazienti fanno fatica ad accettare la realtà, si stancano perché le terapie non sono così facili da applicare e perché la malattia si ripresenta.

 

La novità più recente per i pazienti è un farmaco innovativo dovuto alla combinazione di un corticosteroide (betametasone) e di un derivato della vitamina D (calcipotriolo) sotto forma di gel, facile da applicare e molto efficace.

[iframe width="560" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/sWX8x08b7Zs" frameborder="0" allowfullscreen]
Scopri i master in convenzione

Commento (0)