Nurse24.it
chiedi informazioni

dalla redazione

Giovanni Gorgoni, DG dell'Asl di Lecce: "i bimbominkia grandi e piccini in cerca del quarto d’ora indimenticabile"

di Angelo

Gorgoni

Il Direttore Generale della più importante Azienda sanitaria del Salento sbotta e sul proprio profilo Facebook e con parole inequivocabili ammonisce chi usa lo sballo per creare disagi a se stesso e agli altri: "chi beve non è FIGO, è un COGLIONE!"

LECCE. "Questo è un post sgarbato. Nella passata notte di San Lorenzo di cadente c'era ben altro che le stelle: (s)cadenti il buon senso, la responsabilità per la propria salute, la logica del gruppo (o branco?) e la premura verso i propri figli. Scadente, tutto sommato, l'amore per la vita. Nella sola notte di ieri, il Servizio 118 della mia Asl è stato costretto a intervenire in 11 casi per stato di ebbrezza: 11 potenziali tragedie ma anche 11 ambulanze sottratte a chi poteva seriamente averne bisogno per stati di malattia." - sbotta così Giovanni Gorgoni, Direttore Generale dell'ASL di Lecce sul proprio profilo Facebook.

IMG-20150811-WA0010È la prima volta che un direttore generale di una Asl importane come quella salentina si spinge oltre il suo ruolo istituzionale e accusa attraverso i social-network i cosiddetti "padroni dello sballo" di creare disagi e sperperi di denaro pubblico, per non parlare di feriti e addirittura di morti, come accaduto recentemente in Puglia, in Emilia Romagna e in Campania.

"Degli 11 ben 6 erano minorenni - continua Gorgonii pochi denari che lo Stato mi passa mi servono per curare malati di cancro, persone con disabilità, pazienti cronici e non autosufficienti. Possibilmente non i 'bimbominkia' grandi e piccini in cerca del fottutissimo quarto d'ora indimenticabile. Avviso ai naviganti delle terre e dei mari di agosto: chi beve non è FIGO, è un COGLIONE!"

Ricapitolando nella notte di San Lorenzo ben 11 sono state le ambulanze allertate in Salento per soccorrere persone ubriache, 6 delle quali ad indirizzo di minorenni.

Tali interventi seguono quelli di venerdì e sabato scorsi, quando due minorenni, uno di 13 e l'altro di 14 anni, furono ricoverati in coma etilico nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Copertino; mentre domenica notte quattro ragazzine minorenni sono state condotte presso il Pronto Soccorso di Brindisi per presunto coma etilico.

Gorgoni aveva annunciato che il suo poste fosse "sgarbato", ma in tanti lo hanno preso bene e stanno chiedendo in queste ore più controlli e più sostegno per gli indifesi.

Inutile dire che non è solo la classe adolescenziale ad essere allo sbando nell'estate 2015, quanto soprattutto quella genitoriale, che non controlla e non protegge più i propri figli da pericoli seri come quello dell'uso/abuso di alcool e droghe leggere e pesanti.

Gorgoni probabilmente subirà un richiamo dall'Assessorato Regionale alla Sanità e dal Ministero della Salute, ma Nurse24.it è con lui e continuerà a gridare che lo SBALLO NON SERVE, CON LO SBALLO SI MUORE!

Scopri i master in convenzione

Commento (0)