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Giovani Medici ad accogliere i pazienti in Pronto Soccorso

di Pietro Caputo

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“FARRA DI SOLIGO (TREVISO) - Giovani laureati in medicina per seguire i pazienti in sala d'attesa ai Pronto Soccorso per dare informazioni e accompagnarli fino ai reparti,

se necessario: è l'impegno del presidente del Veneto Luca Zaia nel quadro di una sanità veneta sempre più d'eccellenza. "La nostra sanità ed i nostri servizi sociali - ha detto Zaia, a margine di un incontro a Farra di Soligo assieme all'assessore Remo Sernagiotto - sono la Ferrari d'Italia, i numeri uno.E tali debbono restare.

In questo modo ci proponiamo di migliorare ulteriormente l'accoglienza dei due milioni di persone che, ogni anno, accedono ai nostri servizi di emergenza". Per Zaia, in questo modo non accadrà più che ci siano dei pazienti che protestano per lunghe attese nei pronto soccorso senza ricevere informazioni. "L'informazione, si badi - ha concluso -, è un dovere anche quando l'attesa è motivata da urgenze di altri pazienti". “

Lo scrive l’agenzia di stampa ANSA.

 

L’articolo preoccupa e non poco il mondo dell’emergenza. L’accoglienza del paziente è un dovere dell’ Infermiere di Triage, l’accoglienza e la gestione della sala d’attesa sono punti cardine nel lavoro del infermiere triagista.

Medici neolaureati da “lanciare in mezzo alla mischia”, laddove l’esperienza nella comunicazione è fondamentale, dove l’infermiere fa valere le proprie competenze.

 

Il problema del sovraffollamento dei servizi di emergenza, la carenza di personale infermieristico secondo Zaia si potrebbe risolvere con la sostituzione da parte di medici neolaureati magari volontari.

 

Egregio Governatore Zaia lei che è in prima linea nelle politiche sanitarie abbia l’accortezza di considerare gli Infermieri, non esistono solo i medici, e spesso non sono loro i primi attori della salute.

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