REDAZIONE. Tanti sono i pensieri che mi sono venuti in mente. Noi tutti siamo quelli che riescono ogni giorno, nonostante mille difficoltà di ogni genere, a fornire le cure necessarie, grazie anche a tanti tanti sforzi, a persone malate, uomini e donne, anziani e bambini, ricchi e poveri che siano, disabili o semplicemente deboli.
So che tante persone che stanno male, soffrono, con mille paure e dolori, compresi i loro familiari ed amici ci hanno nel loro cuore, ci amano e ci ringraziano per tutto il lavoro svolto con sentimento e passione. L’amore, ed è vero che sembra una frase fatta ma in realtà non lo è, credo sia veramente lo spirito che ci lega tutti, ci unisce, ci avvicina. Abbiamo a che fare ogni istante con le tre cose più brutte della vita: malattia, vecchiaia e morte, ma nonostante tutto, affrontiamo la quotidianità con il sorriso e la forza per le persone che assistiamo.
Tanto abbiamo fatto e tanto faremo per i nostri malati. L’amore è il motore per tutti coloro che ora soffrono e per gli operatori che ogni giorno, continuamente, danno del loro meglio. Forse la vera cura. Al di là del tipo di assistenza fornita, tutti noi doniamo agli altri (e so che continueremo a farlo) tanto amore, comprensione, incoraggiamento, senso di appartenenza, speranze, vita e serenità. Ricordiamocelo sempre, non solo domani. Un pensiero a tutte le persone che soffrono e a coloro che ogni giorno gli stanno accanto.
“Un malato non è più un uomo, nell'accezione comune: ha superato di colpo le tappe che richiedono anni di applicazione: filosofia, storia, religione, hanno lunghe sedimentazioni nel cuore di un uomo sano: in quello di un malato la sedimentazione avviene a ritmo vertiginoso: l'ascesi mistica, o la rinuncia stoica, la verità comunque libera da egoismi, tutto questo arriva con il male” Gina Lagorio
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