RIMINI. Il sistema regionale di sorveglianza delle antibiotico-resistenze della Regione Emilia-Romagna è attivo da 10 anni (2003-2012). In questo periodo, le resistenze batteriche sono aumentate significativamente a livello globale, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questo problema come un’emergenza di sanità pubblica.
I consumi di antibiotici sistemici, mostrano significativi aumenti fino al 2009; nei tre anni successivi si osserva una diminuzione dei consumi in ambito territoriale mentre i consumi ospedalieri risultano stabili sebbene in lieve aumento.
Gli antibiotici più utilizzati sono le penicilline, gli inibitori delle betalattamasi, seguite dai macrolidi in ambito territoriale e dai fluorochinoloni in ospedale; di questi ultimi, l’uso nel triennio 2010-2012, è comunque diminuito in diverse AUSL e nell’intero ambito regionale. Nonostante l’epidemiologia delle resistenze agli antibiotici in Emilia-Romagna sia ancora estremamente preoccupante, il 2012 ha mostrato alcuni segnali positivi: abbiamo il trend in discesa dei consumi di antibiotici sistemici in ambito territoriale, la stabilizzazione dei consumi complessivi e la riduzione dell’uso dei fluorochinoloni in ospedale.
Con questo articolo si vuole sensibilizzare tutti gli operatori e ricordare che per ottenere risultati apprezzabili in termini di salute pubblica è indispensabile perseverare su questa strada migliorando ulteriormente l’appropriatezza prescrittiva degli antibiotici in ambito territoriale e ospedaliero, aumentando l’adesione alle misure di controllo per la trasmissione delle infezioni.
Tra queste va in particolare menzionata l’igiene della mani del personale sanitario, che è la base di ogni strategia di controllo!
Il 18 novembre, come ogni anno, è stata la Giornata Europea per l'uso Responsabile degli Antibiotici.
E’ possibile trovare documentazione all'indirizzo: ecdc.europa.eu/it/
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