L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica ha eletto a Firenze il Consiglio direttivo
ROMA. Etica, solidarietà e organizzazione. Sono queste le parole d’ordine di Eugenio Gandolfi, il nuovo presidente dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), una delle tre più grandi associazioni di chirurghi plastici estetici d’Europa, eletto nel corso del Congresso nazionale, che si è tenuto a Firenze dal 17 al 20 marzo.
«È un onore per me essere stato eletto presidente di questa associazione di cui sono stato tra i fondatori, cinque anni fa – ha affermato Gandolfi -. Aicpe è nata da un sogno, quello di riunire i professionisti che si occupano del lato estetico della chirurgia. Troppo spesso il ruolo del chirurgo plastico sembra essere quello del “divo” inavvicinabile e distante dalle pazienti, interessato solo al profitto, mentre moltissimi professionisti, la stragrande maggioranza, svolgono il proprio lavoro con professionalità e coscienza. Il quarto congresso Aicpe che si è svolto a Firenze, a cui hanno partecipato 300 professionisti anche stranieri, è servito proprio a ribadire l’altissimo livello raggiunto oggi dalla chirurgia plastica italiana nel mondo».
Oggi Aicpe raggruppa i chirurghi plastici italiani che si dedicano principalmente alla chirurgia estetica. I soci sono più di 270 soci, un numero sicuramente più ristretto rispetto ai migliaia di medici che in Italia eseguono interventi estetici: «Per entrare a far parte di Aicpe è necessario superare un severo iter di selezione – spiega Gandolfi – Non ci sono solo requisiti di tipo professionale, ma bisogna condividere anche gli stessi ideali e valori. Aicpe vuole essere una garanzia di serietà per i pazienti in un settore in cui c’è molta confusione».
Eugenio Gandolfi, classe 1961, di Como, ha le idee chiare sugli obiettivi da perseguire nel suo mandato: «Il mio obiettivo è valorizzare sempre di più il lavoro che noi chirurghi plastici estetici portiamo avanti con serietà e professionalità. Per farlo è necessario puntare sempre di più sull’aspetto etico: fin dalla sua nascita, Aicpe si è dotata di un codice etico che tutti i soci devono sottoscrivere e accettare, che integra e rafforza il Giuramento d’Ippocrate, e che disciplina il comportamento del chirurgo anche al di fuori dell’esercizio della professione. Ora vorrei renderlo più efficace e aggiornato. Un altro obiettivo è migliorare l’organizzazione, promuovendo strumenti per far conoscere il nostro lavoro, dando così anche ai pazienti una bussola per orientarsi. Infine, vorrei puntare sempre di più sulla solidarietà: proprio con questo obiettivo abbiamo fondato AicpeOnlus, sodalizio che ha lo scopo di organizzare e sostenere missioni nel mondo umanitarie dedicate alla chirurgia plastica ricostruttiva, come da ormai quattro anni fanno alcuni nostri soci, me compreso, in Togo, Guatemala e Paraguay. Il chirurgo plastico estetico non si occupa solo di chirurgia estetica, ma nella sua formazione ha anche un vero bagaglio di chirurgia ricostruttiva».
Oltre al presidente Eugenio Gandolfi, il nuovo consiglio direttivo Aicpe è composto da Alessandro Casadei, vicepresidente, Pierfrancesco Cirillo, confermato nel ruolo di segretario, e Claudio Bernardi, tesoriere. I consiglieri sono: Alessandro Gualdi, Luca Piovano, Giovanni Salti, Paolo Vittorini e Gabriele Muti. I probiviri sono: Andrea Paci, Giovanni Brunelli e Pietro Lorenzetti. Il consiglio direttivo resterà in carica per i prossimi due anni.
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