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Freedom to move. Turismo accessibile alle persone disabili

di Mimma Sternativo

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É tienne de La Boétie (1530 – 1563), filosofo, scrittore e politico francese diceva  "Come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù [...] Ne consegue quindi che la libertà è un diritto naturale, e a mio avviso bisogna aggiungere che siamo nati non solo padroni della nostra libertà, ma anche inclini a difenderla."

 

Freedom to move: restituire e difendere la libertà a tutti di muoversi. 

 

É l'iniziativa lanciata dal centro clinico Nemo Fondazione Serena, una ONLUS nata con l’obiettivo di costruire un centro per la presa in carico delle persone affette da patologie neuromuscolari quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari.

Il NEMO (NEuroMuscular Omnicentre) è un Centro Clinico ad alta specializzazione che si occupa della presa in carico globale delle persone affette da malattie, offrendo supporto clinico, assistenziale e psicologico, volto a migliorarne la qualità di vita.
Perseguendo questa mission ha scelto di "accompagnare" i propri pazienti anche in vacanza.
La vacanza intesa come un momento piacevole, di relax per un malato disabile può trasformarsi in un brutto sogno con cattive sorprese e una serie di ostacoli all'arrivo nella destinazione scelta ( come il bagno, la stanza o l’ascensore dell’albergo etc. non accessibili )
MILANO. “Freedom to move” è una campagna di sensibilizzazione e cultura sul turismo accessibile, volta a offrire un servizio alle persone affette da disabilità, rispondendo a una domanda frequente, ma spesso non appagata,e dunque per ricercare strutture che siano in grado di soddisfare tali esigenze.


"Quando si parla di disabilità, non si parla solo di malattia. Di presa in carico. C'è tutto un mondo che merita attenzione. Uno degli aspetti di primaria importanza è garantire pari possibilità di vivere e godersi la propria vita al massimo» spiega Elena Zanella, direttore marketing, fundraising e comunicazione di Fondazione Serena.
Una cultura questa per cui l'Italia fino ad oggi non vanta, purtroppo, grandi primati.

 

Il progetto nasce in collaborazione con UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) e hotel.info, portale di prenotazioni alberghiere online.
Per questo, a partire dalla scorsa primavera, il Centro ha selezionato e vistato un numero di hotel e di strutture alberghiere sulla base del loro livello di accessibilità.
Ad oggi in Italia le strutture aderenti alla campagna sono 24, sparse da Nord a Sud. E dal 18 luglio una new entry, un hotel a lanzarote (canarie) ha permesso l'apertura del progetto in Europa.

 

Gli hotel inseriti nella campagna, sono stati selezionati con estrema attenzione e sulla base di controlli differenti, tesi a verificare l’accessibilità e la vivibilità delle strutture dal punto di vista della disabilità, in primo luogo motoria.
Nella descrizione dei singoli hotel si possono trovare le caratteristiche dettagliate relative a quelle che sono le più comuni criticità:

  • Accessibilità alla struttura
  • Accessibilità ai luoghi comuni
  • Presenza di ascensore – assenza di scale per raggiungere l’ascensore
  • Ampiezza, profondità e larghezza porte dell’ascensore
  • Larghezza porte delle stanze e di accesso alle parti comuni
  • In caso di rampe, pendenza rampa
  • Presenza di stanze certificate
  • Caratteristiche del bagno (presenza di seggiolino, maniglioni, doccia a terra)


Per maggiori info www.freedomtomove.it
Non resta che partire dunque, da tutta la Redazione di Nurse24 buon viaggio.

 

"Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti." Richard Bach Gabbiano Jonathan

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