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Farmaci: Aifa, nel 2012 ogni italiano ha acquistato 30 confezioni

di Redazione

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Roma, 24 set. (Adnkronos Salute) - Nel 2012 ogni italiano ha acquistato in media 30 confezioni di medicinali attraverso le farmacie pubbliche e private, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni. Un dato in lieve riduzione (-0,4%) rispetto all'anno precedente. E' quanto rivela il Rapporto realizzato dall'Osservatorio sull'impiego dei medicinali (OsMed) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentato oggi a Roma.

 

I farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto in termini di consumo (516 Ddd/1000 ab die, cioè il numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente da 1000 abitanti) e di spesa farmaceutica totale sia pubblica che privata (4.350 milioni di euro). Al secondo posto per consumo (e per spesa) si collocano i farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo (242 Ddd ogni 1.000 abitanti die), seguiti dai farmaci del sangue e organi emopoietici (218 Ddd ogni 1.000 abitanti die), dai farmaci per il sistema nervoso centrale (161 Ddd ogni 1.000 abitanti die) e dai farmaci dell'apparato respiratorio (95 Ddd ogni 1.000 abitanti die).

 

I farmaci antineoplastici e immunomodulatori rappresentano la terza categoria terapeutica in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.323 milioni di euro) e la dodicesima categoria in termini di consumi, pari a 13,5 Ddd ogni 1.000 abitanti die. Il consumo di farmaci orfani corrisponde invece a un totale di 5,9 milioni di dosi per una spesa pari a circa 671 milioni di euro, l'8% della spesa relativa agli acquisti farmaceutici da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

 

Le donne consumano più farmaci antitumorali: sempre maggiori le prescrizioni per il cancro alla mammella per maggiore frequenza della patologia e migliore capacità di diagnosi in stadi precoci. Nelle donne con meno di 54 anni la frequenza di utilizzazione dei farmaci attivi sul Sistema nervoso centrale prevale di circa il +6% rispetto agli uomini della medesima fascia di età; tale differenza arriva al +8% nelle donne con più di 74 anni. Si mantiene sempre superiore nelle donne in età fertile rispetto agli uomini l'utilizzo dei farmaci del sangue e degli organi emopoietici, verosimilmente per il maggior consumo di antianemici.

 

Il 60% degli uomini 'over 74' utilizza farmaci per il sangue e organi emopoietici per la prevenzione cardiocerebrovascolare. Più frequente è l'utilizzo di antimicrobici nelle donne, in particolare nelle fasce di età adulta. Il 30% degli uomini ultra74enni utilizza farmaci per il sistema genito-urinario, essenzialmente per il trattamento dell'ipertrofia prostatica.

 

Costantemente superiore nelle donne rispetto agli uomini la prevalenza d'uso dei farmaci per l'apparato muscolo-scheletrico, dovuta alla maggior frequenza di utilizzo dei bifosfonati per la cura dell'osteoporosi.

 

Per quanto riguarda il consumo di farmaci a livello regionale in regime di assistenza convenzionata, il valore più alto, con 1.110 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti (Ddd/1000 ab. die), si riscontra in Sicilia. Seguono il Lazio (1.097,3 Ddd/1000 ab. die), la Sardegna (1.082,5 Ddd/1000 ab. die) e la Puglia (1.081,9 Ddd/1000 ab. die). Al contrario, il valore di consumi più basso è registrato dalla Provincia Autonoma di Bolzano (743,1 Ddd/1000 ab. die), seguita dalla Provincia Autonoma di Trento (864,9 Ddd/1000 ab. die), dalla Liguria (881,9 Ddd/1000 ab. die) e dalla Valle d’Aosta (896,1 Ddd/1000 ab. die).

 

Il maggiore incremento del consumo di farmaci si riscontra in Sardegna e in Lombardia (+2%). Dall'altro lato, le maggiori riduzioni nei consumi si sono verificate in Liguria (-2,5%) e in Basilicata (-2,2%).

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