ROMA. Le informazioni indispensabili che gli operatori sanitari devono conoscere per lavorare in sicurezza. Sei pronto a trattare un paziente affetto da ebola? No? Leggi qui
Come si trasmette:
L’Ebola si trasmette nella popolazione umana attraverso lo stretto contatto con sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di animali infetti.
Una volta che una persona sia entrata in contatto con un animale infetto da virus Ebola e abbia contratto l’infezione, questa può diffondersi all'interno della comunità da persona a persona. L'infezione avviene per contatto diretto (attraverso ferite della pelle o mucose) con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (feci, urine, saliva, sperma) di persone infette.
Gli operatori sanitari sono stati spesso i più esposti al virus durante la cura dei pazienti con Ebola. Questo accade perché, in particolare nelle prime fasi di un'epidemia, non indossano dispositivi di protezione individuale (ad esempio i guanti) quando assistono i pazienti.
Come lavorare in sicurezza:
In aggiunta alle precauzioni standard di assistenza sanitaria, gli operatori devono applicare rigorosamente le misure raccomandate per il controllo delle infezioni ed evitare l'esposizione a sangue infetto, fluidi o ambienti o oggetti contaminati, come la biancheria sporca dei liquidi biologici di un paziente o gli aghi usati:
− utilizzare dispositivi di protezione individuale come camici monouso, guanti, maschere e occhiali o visiere;
− non riutilizzare i dispositivi di protezione o indumenti a meno che non siano stati correttamente disinfettati;
− cambiare i guanti dopo ogni operazione di assistenza a un caso sospetto/confermato di Ebola;
− effettuare procedure invasive che possono esporre medici, infermieri e altri all'infezione, nel rispetto di rigorose condizioni di sicurezza;
− tenere separati i pazienti infetti dagli altri pazienti e dalle persone sane.
I sintomi:
Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono i segni e i sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna.
Gli esami di laboratorio includono globuli bianchi e piastrine bassi e aumento degli enzimi epatici.
Il periodo di incubazione o l'intervallo di tempo dall'infezione alla comparsa dei sintomi è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia a manifestare sintomi, non è contagioso durante il periodo di incubazione.
L’infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio.
Come non si trasmette:
Anche per chi abita o ha viaggiato nelle zone colpite il rischio di infezione da virus Ebola è estremamente basso a meno che vi sia stata esposizione diretta ai liquidi corporei di una persona o di un animale contagiato, vivo o morto.
Un contatto casuale, in luoghi pubblici con persone che non mostrano segni di malattia, non trasmette Ebola. Non si può contrarre la malattia maneggiando denaro o prodotti alimentari o nuotando in piscina. Le zanzare non trasmettono il virus Ebola.
Ultimo aggiornamento Ministero della Salute sul virus
fonte: www.sanita.it
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