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Antibiotico Claritromicina killer?

di Tania Buttiron Webber

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VOGHERA. Secondo uno studio di coorte, appena pubblicato su British Medical Journal, l’impiego di Claritromicina, sarebbe associato a un aumento del 76% della mortalità cardiaca.

È un allarme di non poco rilievo, considerato che sono milioni le prescrizioni annuali di questo antibiotico usato soprattutto per le infezioni di origine batterica (tonsilliti, faringiti, bronchiti).

 

Gli autori dello studio invitano loro stessi a utilizzare con prudenza i risultati del loro studio, nel guidare le decisioni cliniche, in attesa di ulteriori conferme, ma intanto lanciano l’allarme.

 

Il rischio di mortalità cardiaca è dovuta a un ritardo nella ripolarizzazione, visibile nell’ECG da un prolungamento dell’intervallo QT; con il rischio di aritmie fatali.

 

Sono in corso ulteriori accertamenti, ma gli autori invitano comunque alla prudenza!

 

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