Bimbi prematuri da tutta italia al centro di riferimento ROP del Maria Vittoria.
TORINO. Sono quasi una trentina l’anno i neonati gravemente prematuri colpiti da Retinopatia del pretermine che giungono all’Ospedale Maria Vittoria di Torino nella speranza di aver salva la vista.
Viaggi della speranza che arrivano non solo dal Piemonte ma da tutta Italia al Centro di Riferimento Regionale diretto dal Dott. Giovanni Anselmetti, Direttore dell’Oculistica del Maria Vittoria.
In questi giorni è stata trasferita dall’Ospedale di Parma, per poter ricevere cure adeguate nel centro di alta specializzazione della ASL TO 2, una piccola paziente di solo 12 settimane di vita, nata il 4 dicembre 2015 alla 24a settimana di gestazione, pesando soli 550 grammi, colpita da una grave forma di ROP.
Giunta il 16 marzo scorso al Maria Vittoria con un’ambulanza attrezzata per il trasporto dei prematuri, la piccola R.M. è stata immediatamente ricoverata nella Terapia Intensiva Neonatale del Maria Vittoria, diretta dalla Dott.ssa Patrizia Savant Levet, per poter essere sottoposta a indagini diagnostiche e cure dal Dott. Giovanni Anselmetti, affiancato dalla Dott.ssa Elisabetta Giacosa e dall’equipe di Oculistica del Maria Vittoria.
“La piccola è stata sottoposta a indagine approfondita mediante fluorangiografia, che ha evidenziato una ROP ‘terzo stadio zona 2 plus su 360°’ con componente emorragica notevole e quindi particolarmente a rischio di distacco di retina – spiega il Dott. Giovanni Anselmetti – in questi giorni ha ricevuto tre trattamenti effettuati con il laser in anestesia locale, mediante l’instillazione di gocce anestetiche, poiché emorragie dei vasi della retina non completamente sviluppati non consentivano trattamenti estesi e prolungati”.
“Il Centro ROP della nostra azienda è un’eccellenza della sanità piemontese, conosciuta soprattutto dagli addetti ai lavori, tanto da divenire punto di riferimento nazionale– commenta il Direttore Generale ASL TO 2, Dott. Valerio Fabio Alberti – opera dal 1984, vanta una casistica di quasi 500 casi totali operati, attualmente 25-30 l’anno, di cui un 10-15% di prematuri provenienti da fuori Piemonte, e dal 2006 dispone di attrezzature all’avanguardia, che permettono di effettuare esami eseguibili solo in pochissimi altri centri in Italia, come la fluorangiografia, esame che permette una diagnosi precisa con conseguente ottimizzazione del trattamento laser e miglioramento della prognosi”.
“Siamo inoltre dotati di attrezzature di ultima generazione (25 G) che permettono, nell’eventualità che il trattamento laser non abbia l’effetto desiderato, di eseguire un vitrectomia tempestiva, con le migliori possibilità di successo – precisa il Dott. Anselmetti – in questo caso faremo il trattamento laser fin dove le condizioni anatomiche lo permetteranno, dopo ecografia e in base ai risultati o crio o vitrectomia”.
“Negli ultimi anni si sta assistendo a un aumento esponenziale di nascite al di sotto delle 30 settimane di gestazione e, conseguentemente, anche la Retinopatia del pretermine è in forte aumento, abbiamo appena trattato due prematuri provenienti da Novara, ed è ancora ricoverata una ROP del Sant’Anna di Torino e la prossima settimana ne arriverà un’altra – conclude il Dott. Anselmetti – la sopravvivenza dei grandi prematuri oggi è possibile grazie ai progressi della Neonatologia, ma per la possibilità di guarigione, in caso di problematiche altamente complesse che accompagnano il pretermine, sono indispensabili strumentazioni di eccellenza ed equipe altamente specializzate”.
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