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I Coordinatori e Caposala della Liguria proiettati verso un'assistenza di tipo moderna

di Angelo

ConvegnoArenzano

Ad Arenzano circa 200 infermieri con ruolo di coordinamento si sono confrontati alla presenza di dirigenti infermieristici e rappresentanti dell'Istituzioni pubbliche. A fare da mattatore della giornata Bruno Cavaliere, dirigente delle professioni sanitarie al San Martino.

ARENZANO. I Coordinatori e i Caposala della Liguria si sono confrontanti ad Arenzano per analizzare i problemi comuni e rilanciare il settore infermieristico partendo dall'analisi e dal superamento degli errori commessi finora. Coordinare significa oggi anche essere al passo coi tempi e proiettarsi verso una dimensione assistenziale che passa anche da giovani Infermieri che si informano attraverso i media, si formano continuamente e pretendono risultati bene tangibili.

E' quanto emerso stamane ad Arenzano, centro turistico ubicato tra Genova e Savona, al termine dell'8° Convegno Regionale Liguria del Coordinamento Nazionale Coordinatori infermieristici e Caposala.

Tra gli organizzatori dell'evento Giacomo Robello, dirigente dell'Ospedale "Galliera" di Genova, e Giorgio Gugole, presidente del sodalizio dei coordinatori e caposala liguri (che ascolteremo nei prossimi giorni in una apposita intervista video)

ConvegnoArenzano2

Il convegno di Arenzano.

"Nelle realtà organizzative delle nostre Aziende Sanitarie il Coordinatore Infermieristico giornalmente deve coniugare la razionalizzazione delle risorse disponibili con la mission di garantire un’alta qualità delle prestazioni di cura e assistenziali erogate - ha spiegato Bruno Cavaliere, dirigente delle professioni sanitarie all'Ospedale "San Martino" di Genova - il suo contributo è spesso ostacolato da interdipendenze che influenzano negativamente e a volte impediscono il raggiungimento degli obiettivi a lui assegnati e lo frustrano in una realtà poco riconoscente e valorizzante. Gli organizzatori del Convegno si sono proposti di supportare l’attività quotidiana del Coordinatore Infermieristico alcune volte combattuto tra il tenere sempre una rotta sicura o il vivere alla giornata in balia degli eventi."

Il programma dell'evento era suddiviso in due parti:


La prima sul tema “Le esperienze organizzative tra Coordinamento e Dirigenza Infermieristica”, che ha visto come moderatore lo stesso Cavaliere.

Ad intervenire per prima è stata Maura Catia Bonvento che si è soffermata sulla "Gestione del personale: i cambiamenti necessari per rendere il SSN più efficace e sostenibile (CERGAS – SDA Bocconi): analisi, proiezioni, strategie in ASL 3 Genovese”

Molto apprezzata e seguita la relazione di Edoardo Manzoni, direttore socio-sanitario ed esperto di questioni infermieristiche, di coordinamento e di direzioni operative, che ha parlato a lungo di "Coordinamento dell’assistenza infermieristica di fronte a cambiamento e complessità del vivere: i fari di una rotta da intraprendere". Manzoni ha ricordato che "l'assistenza infermieristica è quella che l'assistenza che tutti i giorni svolgono gli Infermieri, non c'è altra definizione per renderla comprensibile ai più".

Successivamente è stata la volta di Carmelo Gagliano, presidente del Collegio Ipasvi di Genova e del coordinamento regionale degli Infermieri, che si è intrattenuto su “Ponti non muri: nelle nostre debolezze la forza del Coordinatore infermieristico tra passato e futuro”, parlando apertamente dell'arrivo delle nuove generazioni nel campo sanitario, che "ci possono insegnare tanto e che, lo devo dire, spesso ci fanno paura perché pretendono formazione, sono sempre più informati e voglio risultati concreti e tangibili; saper coordinare oggi significa anche saper accettare questa realtà".

Dopo l'intervento di Gagliano si sono susseguiti a raffica quelli di Sonia Viale, vice-presidente e assessore alla sanità della Regione Liguria,del presidente della commissione sanità della Regione Matteo Rosso e di altri rappresentanti del mondo infermieristico e delle istituzioni ospitanti.

Viale ha ricordato che la nuova riforma sanitaria ligure parte anche dagli Infermieri: "è grazie a voi che ho scoperto tante cose sull'assistenza e con voi deve nascere la futura legge".

Rosso, medico-chirurgo e politico di lungo corso, ha invece ricordato che "è necessaria la collaborazione tra Infermieri e Medici, lavorando assieme e rispettando i ruoli di ognuno si può fare l'interesse generale della collettività e garantire una assistenza sempre più qualificata al cittadino-utente".





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