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In pillole

Consenso Informato e Prestazioni Infermieristiche

di laura rita santoro

informed consent

Storica sentenza della Corte di Cassazione, sezione Civile, che stabilisce l'importanza del consenso anche per le attività dell'Infermiere.

Il mancato consenso informato potrebbe essere causa di risarcimento nonostante la corretta esecuzione dell'intervento. La Cassazione Civile, Sezione III, 20 maggio 2016 n. 10414, ha emanato la sentenza n. 10414 - 20/5/2016 - Corte di Cassazione - Civile, Sezione III - Civile.

Il mancato consenso informato è risarcibile anche se l'intervento è eseguito correttamente. Costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l'intervento terapeutico, di tal ché l'errata esecuzione di quest'ultimo dà luogo ad un danno suscettibile di ulteriore e autonomo risarcimento rispetto a quello dovuto per la violazione dell'obbligo di informazione.

Questa sentenza, analizzata da tre studi legali, è interessante poiché enfatizza l'importanza del consenso informato. Il non aver somministrato il consenso informato al paziente potrebbe essere causa di risarcimento, nonostante la corretta esecuzione dell'intervento.

Il mio dilemma, da infermiera: “potrebbe essere importante strutturare un consenso informato anche per le prestazioni Infermieristiche?!”

Spesso, come Infermieri, ci preoccupiamo che il paziente abbia firmato il consenso ad una prestazione medica, ma, il consenso per le prestazioni Infermieristiche?

Tipo, si pensi alla somministrazione di un chemioterapico. Nel caso sporadico dello stravaso di un chemioterapico, il paziente è informato del rischio e da chi? Può succedere che il medico prescrittore del chemio terapico informi e chieda il consenso alla chemioterapia, ma, per quel che riguarda la sua attività?

Si precisa, che lo stravaso dei farmaci antineoplastici è una complicanza rara ma rilevante , principalmente per la possibilità di causare necrosi dei tessuti, infezioni, danni ai tendini e nervi circostanti la zona di stravaso e a volte ritardi nella prosecuzione dell’iter terapeutico. L’incidenza di stravasi da vene periferiche è stimata fra lo 0.1% e il 6.5% (www.evidencebasednursing.it).

In questo caso il consenso informato , alla somministrazione di un chemio terapico, informerebbe il paziente e tutelerebbe gli eredi di Florence Nightingale?

Questa un occasione di riflessione? E' meglio prevenire che curare!

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Commenti (1)

Tonio66

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1 commenti

Consenso Informato e Prestazioni Infermieristiche

#1

Buongiorno
esiste un consenso Informato Infermieristico come decritto ?.

grazie