Nurse24.it
chiedi informazioni

Notizie regionali

Conoscere per usare meglio: iniziativa pro-salute a Novafeltria

di Redazione

Novafeltria2

Open Day alla Casa della Salute rivolto a cittadini ed operatori sanitari per usufruire dei servizi offerti dall'AUSL Romagna.

NOVAFELTRIA. Oltre 150 persone hanno partecipato, stamane, all’open day della Casa della Salute dell’Alta Valmarechia, presso l’Ospedale “Sacra Famiglia” di Novafeltria. I posti a sedere erano già pieni al momento delle relazioni introduttive, alle ore 10, poi anche altri cittadini sono andati, fino alle ore 12:30, a far visita alla struttura.

Il concetto di integrazione delle cure, alla base e al centro degli interventi di tutti i relatori. Integrazione tra cure ospedaliere e territoriali, e la casa della salute con sede all’interno del “Sacra Famiglia” rappresenta, anche fisicamente, questo concetto. L’ospedale dunque, che nessuno intende toccare, come luogo in cui somministrare le cure più urgenti e appropriate per il ricovero; quindi i servizi territoriali nella casa della salute dove, però, trovano sede anche diversi specialisti ambulatoriali per visite ed esami diagnostici, e dove, letteralmente a “due passi”, vi sono apparecchiature radiologiche importanti. Integrazione e collaborazione dunque, non sostituzione o “concorrenza”.

Novafeltria2

Un momento dell'evento di Novafeltria.

Nello specifico il dottor Stefano Busetti (Direttore del Presidio di Rimini Santarcangelo e Novafeltria) ha ribadito gli investimenti, presenti e in corso, per miglioramento strutturale dell’Ospedale mentre l’architetto Enrico Sabatini (Direttore Ufficio Tecnico) ha ricordato che stanno procedendo i lavori per la Rsa, in modo da dar vita ad una vera e propria cittadella sanitaria per Novafeltria e per l’intera Alta Valmarecchia.

Nello specifico della casa della salute, la dottoressa Lorena Angelini (responsabile Cure Primarie di Rimini) ha evidenziato come “le cure territoriali si stanno modificando velocemente” e ha quindi illustrato il funzionamento della struttura. Ha inoltre annunciato che “di qui a breve apriranno due nuovi servizi legati alla presa in carico e alla prevenzione per i pazienti” vale a dire un ambulatorio infermieristico (per iniezioni e altre prestazioni per le quali spesso i cittadini, specie quelli anziani, fanno fatica), un ambulatorio sulle cronicità che chiamerà e visiterà i pazienti a rischio, inviati dai medici di famiglia, specialmente per le specialità respiratorie e cardiologiche: “Sarà effettuata una chiamata attiva, con l’obiettivo di prevenire o diagnosticare rapidamente eventuali patologie, e di seguire adeguatamente i pazienti quando le patologie diventano croniche” ha spiegato la dottoressa Lorena Angelini.

Ha ripercorso anche un po’ di storia il dottor Stefano Zanchini, medico di famiglia e coordinatore del Nucleo di Cure Primarie dell’Alta Valmarecchia: “Quando ci hanno proposto la casa della salute in ospedale avevamo qualche dubbio per cui abbiamo chiesto due garanzie prima di aderire: la tutela dell’ospedale e la possibilità di mantenere i nostri ambulatori ‘perifierici’. Ottenute queste due rassicurazioni abbiamo accettato. Ora a qualche mese di distanza il risultato è positivo. In particolare il fatto di poter avere, a rotazione, un medico anche tra le 13 e le 16, è molto apprezzato dalla cittadinanza”.

Il sindaco di Novafeltria Lorenzo Marani, in qualità di primo rappresentante della sanità cittadina, ha a sua volta manifestato soddisfazione per l’operazione, e ricordato l’importanza dell’Ospedale e, più in generale, delle strutture sanitarie per questo territorio.

Quindi la visita “guidata” alla struttura, rimasta aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 12:30, con presenti alcuni dei medici di famiglia che vi esercitano la professione e co i servizi aziendali che a sua volta ne fanno parte, aperti.

Zoom sulle case della salute

Negli ultimi anni il sistema sanitario delle cure territoriali ha subito sostanziali trasformazioni in coerenza alle Indicazioni regionali per la realizzazione e l’organizzazione funzionale delle Case della Salute (DGR n. 291/2010) e dai successivi documenti programmatici sullo sviluppo della rete dei servizi di assistenza primaria. Su questa linea di indirizzo e con quanto previsto dagli Accordi nazionali e regionali dei Medici di Medicina Generale (MMG), l’Azienda USL della Romagna ha fortemente promosso nei diversi ambiti lo sviluppo dei Nuclei di Cure Primarie (Ncp) e le Case della Salute. Oggi perciò, tutti i MMG dell’intera A.USL della Romagna sono strutturati in Nuclei di Cure Primarie e in particolare quello dell’Alta Valmarecchia è costituito attualmente dai 14 MMG che assistono circa 18.000 persone residenti nei sette Comuni su un’area prevalentemente collinare-montana di 350 chilometri quadrati. Negli anni si è andata strutturando e consolidando una rete ambulatoriale di prossimità dei MMG distribuita equamente sul territorio, al fine di rispondere concretamente alle esigenze e ai bisogni della popolazione anche delle frazioni più lontane e poco abitate, dove spesso vivono le persone più anziane. Si sono anche gradualmente realizzate forme di medicina di gruppo, medicina in rete e comunque di collaborazione professionale fra i vari MMG che rappresentano indubbiamente un valore aggiunto per la qualità del servizio reso e sono state molto apprezzate dalla popolazione.

Con il passaggio del territorio dell’Alta Valmarecchia in Emilia-Romagna e attraverso la partecipazione alle nuove forme di aggregazione, i MMG hanno partecipato attivamente a tutte le iniziative messe in campo per perseguire maggiore appropriatezza nella presa in carico dei propri assistiti, anche mediante la condivisione di percorsi di diagnosi e cura con i colleghi ospedalieri, iniziando così un lavoro di integrazione professionale costantemente partecipato e basato sul confronto, sulla discussione sulle reciproche esperienze a vantaggio di un miglioramento della qualità delle cure erogate.

Questo lavoro di gruppo interprofessionale, la condivisione di protocolli e linee guida, la medicina di iniziativa per la gestione delle patologie croniche, trovano nella Casa della Salute la collocazione ideale, la sede strutturale ben riconoscibile dove si realizza una maggiore integrazione tra i professionisti a vantaggio dei pazienti.

In quest’ottica già da vari anni sul territorio della provincia di Rimini sono state realizzate alcune Case della Salute, precisamente a Morciano, Coriano, Bellaria Igea Marina e Santarcangelo (in quest’ultima sarà organizzata un’iniziativa analoga) e ora anche quella di Novafeltria.

Va precisato che questa modalità di riorganizzazione delle cure primarie vedrà garantita l’apertura di tutti gli ambulatori dei MMG presenti nei vari Comuni e frazioni dove ogni assistito continuerà a trovare il proprio medico di fiducia, oltre alla Casa della Salute, che è stata realizzata nei locali dell’ex laboratorio analisi dell’Ospedale di Novafeltria.

La Casa della Salute è una struttura, un servizio della medicina del territorio aperta dal lunedì al venerdì per 10 ore al giorno continuative, dalle 9 alle 19. Vi trova sede la Medicina di Gruppo che garantisce il servizio 7 ore al giorno (9-13 e 16-19) e un ambulatorio dove sono presenti a turno gli altri MMG dalle 13 alle 16. Vi si possono rivolgere tutti i cittadini assistiti dei 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia, negli orari di chiusura dell’ambulatorio del proprio medico curante o della sua medicina di gruppo o di rete.

Nella Casa della Salute viene attivato anche un ambulatorio infermieristico (per medicazioni, fleboclisi, terapie iniettive, ecc) e a seguire un servizio a chiamata attiva per la gestione delle patologie croniche (broncopneumopatia cronico ostruttiva, diabete, scompenso cardiaco, ecc).

Nei giorni festivi e prefestivi sarà attivo un ambulatorio gestito dai medici di Continuità Assistenziale con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00.

Cosa è possibile chiedere?

- Visite mediche ambulatoriali di medicina generale per sintomi urgenti ma tali da non richiedere l’accesso al Pronto Soccorso;
- Prescrizioni di farmaci o prestazioni urgenti (ad esempio successive a dimissione ospedaliera).

Cosa non è possibile richiedere?

- Visite domiciliari;
- Certificati di vario genere non urgenti;
- Prestazioni particolari tipo vaccinazioni;
- Gestione di malattie croniche.

In genere tutto ciò che può essere rinviato fino all’apertura dello studio del proprio medico curante (o di un medico del gruppo o della rete), professionista qualificato per garantire la continuità dei percorsi di cura.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)