Con l'equinozio del 20 marzo arriva la 'notte delle cicogne' per gli aspiranti genitori italiani. "Secondo le ultime ricerche tra giovedì e venerdì sarà il momento migliore per il concepimento, grazie a un mix benefico di luce e temperatura. Il clima di notte sarà mite, mentre quando la colonnina di mercurio si alza troppo può danneggiare gli spermatozoi e ridurre la fertilità nel maschio.
Per la donna, invece, il ruolo chiave spetta alla luce, che dopo il buio invernale stimola l'epifisi, ghiandola che a sua volta inibisce la melatonina: così si 'toglie il freno' agli ormoni sessuali e aumenta la fecondità". Lo spiega il pediatra Italo Farnetani, che da anni studia gli effetti dell'equinozio come il punto di equilibrio fra l'esigenze riproduttive maschili e femminili.
Lo studioso ha stilato per l'Adnkronos Salute una mappa delle città ideali per sfruttare appieno la notte delle cicogne. Così scopriamo che nell'elenco figurano molte città siciliane, ma anche calabresi e pugliesi, oltre a Napoli e Sorrento.
A Roma "sono tutto sommato discrete le chance degli aspiranti genitori, mentre a Milano e Firenze le temperature attese sono un po' troppo rigide. La condizione ottimale – precisa Farnetani – si raggiunge, infatti, quando la temperatura minima della notte è a 12°C. In questi giorni c'è poi un ulteriore vantaggio: infatti domenica si è raggiunto il plenilunio, pertanto questi saranno giorni di luminosità intensa e, a parità di temperature, verranno favorite le donne che puntano a una gravidanza".
In ogni caso la notte fra giovedì e venerdì sarà quella 'delle cicogne' a Napoli, Sorrento, Locri, Gallipoli, "ma la parte del leone spetta alla Sicilia con Marsala, Trapani, Mazzara del Vallo e Gela".
"Ci aspettiamo 13 gradi a Trieste, Cagliari, Pachino, Sciacca, Licata, Tropea, Cariati, Salerno e Amalfi: un po' più di tepore, che non danneggerà gli aspiranti papà. Buoni anche gli 11 gradi di Roma, Vittoria e Grado. A Milano e Firenze, invece, c'è un po' più freddino – precisa il pediatra – ci aspettiamo infatti 10 gradi, non proprio ideali per lei".
Rispetto all'ultima indagine, condotta due anni fa, "abbiamo delle conferme: ritroviamo infatti l'area della Sicilia occidentale, insieme a Calabria e Puglia ionica", conclude.
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