Con l’aumento della vita media occorre conoscere quali saranno le modifiche organiche, in particolare dopo gli 85 anni.
Sono pochi gli studi che si sono dedicati a questo argomento.
Il primo fatto in Spagna ha raccolto in due anni le caratteristiche di circa 118 ultracentenari. L’età media è risultata essere di 101 anni.
Tre su quattro vivevano presso il proprio domicilio, il 31% con buon stato nutrizionale e il 28% senza alterazioni cognitive. Il 64% aveva un familiare ultranovantenne. Solo l’11% era completamente indipendente e circa la metà era in grado di camminare per più di sei minuti.
Per quanto riguarda il cuore: il 20% presentava fibrillazione cardiaca atriale, il 14% dilatazione del ventricolo sinistro e il 50% insufficienza valvolare aortica.
Sulla base degli elettrocardiogrammi, adirittura in Danimarca ci si era chiesto se fosse stato opportuno rianimare presso i Pronto Soccorso gli ultra-ottantenni. Per fortuna la risposta è stata positiva.
Il 25% era stato rianimato, contro ad esempio il 40% dei più giovani.
Si può dire a conclusione che studiando questa popolazione di centenari ci sono ancora molte cose da imparare e un mondo di idee per migliorare le performance degli ultra-ottantenni.
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