I nuovi ummunoterapici tolgono questo blocco e lasciano libero l’organismo ad aggredire immunologicamente il tumore.
Oggi ne conosciamo tre, il Nivolumab, il lambrolizumab anticorpi contro il recettore PD-1 e l’MPDL-3280 anticorpo contro il PDL-1, recettore presente sulle cellule tumorali.
Con il Nivolumab si è registrato, in pazienti con tumore del polmone già trattati, quindi difficili da curare, il 24% di risposte, con una durata media della risposta di 74 settimane e con la metà di queste ancora presenti dopo 72 settimane, quindi di lunga durata.
Con il Lambrolizumab in pazienti già pluritrattati, 24% di risposte, anche qui con lunga durata della risposta.
Con MPDL-3280° sempre in pazienti pretrattati, quindi difficili da curare, 23% di risposte e anche qui con risposte di lunga durata. Le risposte in questi casi sono più evidenti nei pazienti fumatori.
Analizzando la percentuale di risposte sulla base della presenza nel tessuto del recettore PDL-1 al massimo livello le risposte raggiungono l’83%.
È l’inizio di un cammino terapeutico nuovo che sicuramente determinerà grandi risultati.
COMMENTO DI AR: difficile poter prevedere gli sviluppi. Personalmente mi butterei a ‘capofitto’ in queste nuove terapie.
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