È una questione di civiltà. Un vero bollettino di guerra con traumi facciali, arti ridotti a brandelli, danni permanenti... e anche i nostri animali subiscono per colpa nostra. Ogni anno un vero e proprio bollettino di guerra. Purtroppo l’intelligenza umana in alcuni momenti non riesce a trovare soluzioni "non pericolose" per evitare questa vera e propria “terribile” moda per festeggiare l’ultimo giorno dell’anno.
Botti di Capodanno, sono come delle vere e proprie bombe carta
Le motivazioni che portano le persone a salutare il vecchio e dare il benvenuto al nuovo anno sono molteplici: alle volte i riti sono scaramantici (come l’indossare qualcosa di rosso) oppure goliardici come fare festa tutta la notte con brindisi e festeggiamenti vari. Le culture di tutto il mondo hanno trovato svariate modalità per adempiere al rito più o meno collettivo di buon auspicio per l’anno che verrà. In molte località sono i fuochi d’artificio a tenere gli spettatori con il naso verso le stelle, cercando almeno per un attimo di pensare a cose belle e allegre, ai propri cari e alla festosa gioia del momento.
Ma come ben sappiamo però, molti cercano questo momentaneo divertimento attraverso i famosi “Botti di Capodanno” spesso ricavati da modalità illegali (polveri esplosive di dosi e combinazioni pericolose) si parla nelle cronache locali di vere e proprie bombe, che possono causare dei danni alle volte irreparabili. Ogni anno innumerevoli eventi traumatici alle persone (purtroppo anche con esiti infausti come la morte) vengono trattate nei vari Pronto soccorso dove infermieri e medici si preparano a quella che da più parti viene definito proprio un “bollettino di guerra”.
Il prof. Mariano Marmo primario di Traumatologia al Cardarelli di Napoli lancia un allarme: "sono proprio delle vere bombe carta: cambiano il nome soltanto per la perversa fantasia dei fabbricanti clandestini”. La bomba cosìdetta “ monti ” non è altro che la “ cavani ” dello scorso anno. La 'Bomba Monti' sarebbe addirittura più potente dell'ormai famosa 'Bomba di Maradona', da decenni ormai tra i botti più noti tra quelli diffusi a Napoli. I nomi cercano di essere accattivanti per attirare l'attenzione, e spesso richiamano a calciatori o altre celebrità.
Il potenziale esplosivo di queste bombe carta è altissimo, parliamo anche di costi molto elevati che vanno dai 150 ai 200 euro, e un quantitativo che può variare dai 2 ai 5 kg di polvere pirica compressa in contenitori di plastica. Questi sono dei veri e propri oridgni che non sono alla portata di tutti ma solo di alcuni delinquenti che però si fanno sentire ogni anno.
Ogni anno infatti accedono ai pronto soccorso molte persone con delle situazioni davvero impressionanti.
Al Cardarelli ad esempio vengono potenziate un po’ tutte le postazioni operative con personale dedicato, ci sono più anestesisti che effettuano dei blocchi loco-regionali, ovvero delle anestesie particolari per permettere di effettuare delle bonifiche dell’ arto che è andato incontro all’evento traumatico, ma quello che segnalo - continua il prof. Marmo - è la variazione delle lesioni che non sono più tanto quelle create dalle esplosioni locali che riguardano solo la mano o l’arto che è rimasto esposto; ma purtroppo c’è quello che noi chiamiamo in traumatologia la blast injury che è determinata dallo spostamento d’aria di una bomba, così come si verifica proprio dagli ordigni utilizzati nelle guerre.
Questo produce delle lesioni a carico degli organi cavi (stomaco, asse laringo-tracheale, vescica), con dei danni davvero consistenti.
Un altro problema oltre alla traumatologia ortopedica è quella che riguarda l’udito. L’esplosione di un petardo può portare anche alla perforazione del timpano e un trauma acustico neurosensoriale che può causare un danno permanente.
Alla perforazione del timpano e al trauma neurosensoriale si può aggiungere l’acufene, ovvero il fastidioso fischio o ronzio comune tra i cacciatori ed è tra i più diffusi ‘traumi da petardo’.
Botti del giorno dopo
Parliamo anche dei “Botti del giorno dopo” infatti dobbiamo poi dire che paradossalmente il maggior numero dei feriti si verifica all’alba del primo gennaio, i principali pazienti che accedono nei servizi sanitari dopo tale data hanno una fascia di età che và dai 12 ai 18 anni; sono i primi che tornando dal “veglione” toccano i botti inesplosi magari cercando di farli esplodere loro stessi, e spesso sono ragazzi sotto l’effetto di alcool che non pensano all’eventuale pericolo.
Ovviamente ci sono anche dei Botti Legali che sono dei giochi di luce fabbricati con tutte le garanzie previste dalla legge in materia. Ricordiamo infatti che vanno utilizzati solo materiali legali da acquistare nei punti vendita con rivenditori autorizzati e osservando tutte le norme del corretto uso.
Come ogni anno l’appello arriva da più parti ed rivolta al senso civico personale e al grado di civiltà di un popolo che intende “festeggiare” nel vero senso della parola il nuovo anno, senza acquistare questi ordigni illegali e pericolosi per se e per gli altri.
Per i nostri Animali
Per finire non possiamo non ricordare come i “Botti” siano anche molto pericolosi e fastidiosi per i nostri amati animali. I rumori, i botti e la confusione potrebbero spaventarli - ci dice il veterinario- creando dei veri e propri traumi, il consiglio migliore è quello di non lasciare mai soli i cani e gatti, ma cercare di rassicurarli e creare un ambiente familiare.
Un animale spaventato dai botti può andare incontro a iperventilazione, può cercare di fuggire o diventare aggressivo in caso di panico per via dei forti rumori che lui percepisce come minacciosi, alle volte può rilasciare feci e urina sporcando casa.
Dobbiamo ricordare - continua il veterinario - che l'udito dei nostri animali è molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per fuggire, scavalcare recinzioni e fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella dei passanti.
mircodecassan
1 commenti
Senso civico ma non solo
#1
Vanno vietati punto...inquinano, sporcano,svegliano chi deve andare a lavorare il primo. Bisogna trovare dei canali alternativi per entrare nella testa della gente o meglio far aprire gli occhi fissare nella mente immagini forti senza censure...
La foto di quella mano dice tutto rende molto bene l'idea(ce una persona distrutta dietro quel braccio la famiglia pure,un contesto e carico sociale da supportare a vita)
A scuola 1 ora di lezione con qualche foto cosi potrebbe far imparare molto accendere la consapevolezza del rischio.Quando si è giovani non si ha paura di nulla non si ascoltano le campagne di informazione,una foto cosi pero' ti rimane impressa in testa e sai cosa vai in contro.
Complimenti per il bel articolo che condivido pienamente.
Mirco (infermiere)