La rappresentante delle professioni sanitarie dell'azienda pubblica genovese si è soffermata sulla necessità di formare il personale anche attraverso l'introduzione delle nuove tecnologie
GENOVA. Dalla sanità di attesa alla sanità di iniziativa, in Liguria dovrà esserci un bisogno fondato sulla persona e non sulle necessità dei sanitari, sulla prevenzione e non sulla terapia. In questo può influire l'innesto nel Servizio Sanitario Regionale delle nuove tecnologie e dell'informatica di nuova concezione. Per farlo occorre però ripensare alla formazione e all'informazione del personale sanitario, a cominciare dagli infermieri, che devono fare da sprono per il rilancio dell'intero comparto.
E' quanto ha dichiarata Catia Maura Bonvento, Dirigente S.C. Professioni Sanitarie ASL3 di Genova, intervenuta a margine del Congresso su "Proposte e sviluppo nel processo di riorganizzazione del SSr in Liguria: la voce degli Infermieri" in fase di svolgimento a Genova.
Principalmente la Bonvento punta il suo saper fare e il suo saper essere sulle performance relazionata alla dimensione organizzativa dell'intero sistema LIGURIA,
Il suo focus si apre sostanzialmente sulla definizione di competenza che poi si rifanno subito ai bisogni dei singoli cittadini, in una Regione come la Liguria regia italiana dell'innalzamento dell'asticella dell'età.
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