Boscoreale (Na). Un bimbo di 3 anni rischia di soffocare mentre mangia; il fratello più grande si fa spazio tra i genitori presi dal panico e con estrema lucidità interviene con le manovre di disostruzione pediatriche apprese a scuola, e gli salva la vita.
Questa volta l'intervento provvidenziale non è di un adulto, ma di un ragazzino di 10 anni, che frequenta la quinta elementare dell'Istituto Comprensivo Castaldi Rodari di Boscoreale, che con grande competenza e freddezza riesce a evitare una tragedia assurda che distrugge 50 famiglie ogni anno.
In Italia un bambino a settimana (dati della Società Italiana di Pediatria) perde la vita per soffocamento da corpo estraneo. Non tanto per il corpo estraneo inalato nelle vie aeree, quanto per un intervento scorretto di chi gli sta vicino in quei primi momenti.
Il fratello maggiore, invece sapeva bene cosa fare, lo ha appreso a scuola, grazie alla sua insegnante, Rita Vangone, dedita al volontariato, in prima linea nella diffusione delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sul territorio. Proprio lei infatti gli ha insegnato i gesti salva vita nel corso di un laboratorio di primo soccorso che tiene agli alunni della propria classe durante l'anno scolastico.
Da questa storia a lieto fine possiamo comprendere come già solo se queste informazioni salva vita, fossero inserite nel percorso scolastico a partire dall'infanzia (basterebbe un'ora al mese) e rese obbligatorie per alcune categorie professionali (maestre, refezionisti, camerieri, pizzaioli, baristi ecc.) riusciremmo ad avere adulti consapevoli e un netto calo della mortalità e morbilità.
Con la presa di coscienza e la partecipazione di tutta la popolazione a programmi di prevenzione dedicati a salvaguardare la vita, in particolare dei più piccoli, sarà possibile azzerare tutte quelle morti premature causate dal non sapere.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?