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Biella, il boom dei centri prelievo sangue

di Redazione

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BIELLA. Fondamentale, ogni giorno, il sostegno dei volontari dell’Associazione Biellese di Volontariato, della Croce Rossa e della Lilt Biella per la gestione dei flussi di utenza. In tre anni, dal 2011 al 2013, l’attività dei centri prelievo sul territorio di competenza dell’ASL BI è passata da 75mila ad oltre 200mila prelievi.

 

Sono i numeri a rendere l’idea della mole di lavoro che si è registrato nelle sedi ad accesso diretto (Biella: via Caraccio e via Fecia; Cossato: via Maffei), nei centri prelievo periferici (Andorno, Sandigliano, Cavaglià, Mongrando, Vigliano, Trivero-ex ospedaletto, Trivero-Ponzone, Valle Mosso), in altri 26 piccoli ambulatori comunali presenti nel territorio di competenza dell’ASL BI e, su richiesta del medico curante, al domicilio dei cittadini con maggiori fragilità.

 

Basti pensare che nel 2013, i prelievi nei soli centri ad accesso diretto (senza necessità di presentare l’impegnativa del medico curante) sono stati 114.665, di cui 68.197 a Biella in via Caraccio, 12.059 in via Fecia e 34.409 a Cossato in via Maffei. 50.827 sono stati i prelievi eseguiti negli altri centri prelievi dell’ASL BI e 36.000 quelli effettuati al domicilio del paziente.

 

In termini generali, vengono effettuati mediamente oltre 900 prelievi ogni giorno.

 

L’incremento del numero di prelievi registrato negli ultimi anni (75.000 nel 2011, 151.506 nel 2012, 201.492 nel 2013) può derivare da numerosi fattori che, insieme, hanno contribuito all’innalzamento dei dati di attività, come ha spiega Michele Sartore, Direttore Distrettuale dell’ASL BI: «Un elemento può consistere nell’aumento della popolazione anziana e dunque di soggetti con più patologie, spesso croniche, per le quali sono richieste costanti azioni di controllo clinico.

 

Inoltre, è indubbia una sempre maggiore attenzione alla salute da parte della popolazione. Anche la ricerca scientifica mette a disposizione un numero sempre più grande di accertamenti. Si riscontra, inoltre, un più che considerevole incremento dei test di valutazione sulla coagulazione del sangue, conseguenza dell’utilizzo sempre più elevato di medicinali anticoagulanti. In un contesto in cui a livello nazionale ed internazionale continuano a crescere le cause giudiziarie nei confronti dei sanitari, può anche essere aggiunto, come ulteriore elemento, l’atteggiamento “difensivo” ormai diffuso tra i medici prescrittori.

 

Dal punto di vista sociale, si può probabilmente rilevare anche un maggior ricorso a prestazioni pubbliche da parte di persone che in passato potevano permettersi il ricorso alla sanità privata. Certamente è possibile che il dato risenta anche dell’atteggiamento consumistico da parte della popolazione, che permane tutt’ora, nel ricorso alle prestazioni di diagnosi e cura».

 

La gestione di flussi così elevati, specie nei centri prelievo ad accesso diretto, richiede un impegno quotidiano notevole al personale amministrativo e sanitario dell’ASL BI, la cui presenza numerica resta comunque inferiore rispetto all’attività registrata.

 

In un contesto di questo tipo, è fondamentale il supporto del volontariato, in particolare dell’Associazione Biellese di Volontariato, della Croce Rossa Italiana (Comitati di Biella e Cossato) e della sezione provinciale di Lilt Biella, impegnate nella gestione degli utenti che accedono ai centri prelievi di via Caraccio a Biella e di via Maffei a Cossato.

 

I volontari indirizzano l’utente aiutandolo a munirsi del biglietto numerato che determina la priorità d’accesso, lo guidano verso le sale prelievi e sono a disposizione per rispondere alle richieste di informazione sulla fruizione del servizio.

 

Si ricorda, in particolare, che il Centro Prelievi di Cossato è stato il primo nel 2008 ad essere attivato con la formula ad accesso diretto, passando dopo una prima fase sperimentale in breve tempo a regime, grazie alla costante e fattiva collaborazione dei numerosi volontari messi a disposizione dalla sola Croce Rossa di Cossato, che da allora assicura in via Pier Maffei la presenza di due persone dedicate ogni mattina.

 

Sulla base dell’esperienza positiva di Cossato, con l’apertura nel novembre del 2009 del Centro prelievi in via Caraccio, anche la Croce Rossa di Biella ha offerto la propria disponibilità: «Inizialmente, i volontari impegnati nella sede erano quattro; oggi, anche alla luce delle numerosi impegni che il nostro comitato detiene sul territorio biellese, sono due e svolgono servizio due giorni alla settimana dalle 6.30 alle 10 circa. Lo scorso giovedì 13 Febbraio, abbiamo presentato il nuovo corso per volontari della C.R.I., con l’obiettivo di reclutare nuove leve intenzionate a garantire il proprio supporto non solo alle attività della Croce Rossa, ma anche a favore di altri servizi presenti sul territorio, tra cui proprio il Centro Prelievi di via Caraccio, che consideriamo di fondamentale importanza per la comunità biellese».

 

Mauro Valentini, Presidente di Lilt Biella commenta: «Lilt Biella crede moltissimo nel volontariato e in quanto i volontari possano fare per aiutare persone che hanno necessità di un appoggio. Quando, alcuni anni or sono, siamo stati interpellati per appoggiare il centro prelievi dell’ASL BI, abbiamo subito capito il valore dell’iniziativa, l’abbiamo proposta ad alcuni dei nostri volontari e, ancora oggi, abbiamo il piacere di essere presenti e di dare un contributo. La nostra associazione crede molto nella sinergia tra pubblico e privato sociale e, in questo specifico caso, la volontà di interazione a supporto dell’ASL BI è stato un elemento di raccordo molto importante, che ha avvicinato ed unito Lilt Biella alla Croce Rossa e all’Associazione ABV, portando ad ottimi risultati. Alla nostra comunità servono servizi di qualità e la risposta alle esigenze dei cittadini può trovare ottime risposte in azioni di collaborazione».

 

L’Associazione Biellese di Volontariato, il cui presidente è Fabrizio Mosca, garantisce il proprio sostegno sin da quando il Centro Prelievi ad accesso diretto di Biella era collocato nella palazzina che ospitava il Monte di Pietà, con la presenza di un volontario ogni giorno in cui i prelievi venivano effettuati. Quando nel 2010 il centro è stato spostato in via Caraccio, ed è stato ampliato, l’ABV ha sentito la necessità di aumentare il numero dei volontari, coinvolgendo anche altre associazioni. A spiegare il senso di questa attività è uno dei volontari ABV che opera nel centro prelievi di via Caraccio: «Dedichiamo il nostro tempo per il piacere di essere utili agli altri, per aiutare persone in difficoltà o semplicemente spaesate e incerte nel muoversi all'interno di una realtà che ogni mattina serve tra i 200 e i 300 utenti; c'è chi è impaziente e sbuffa, chi non vede bene e quindi fatica a leggere sul display quando compare il suo numero di chiamata, chi è straniero e ha difficoltà di lingua, chi è in ansia, chi ha paura di sbagliare. Per tutti il volontario è presente con una parola di rassicurazione e per una carezza ai bambini. Fare del bene, così con semplicità, ci fa bene e ci riempie la vita».

 

Con l’occasione, l’ASL Bi ci tiene a ringraziare pubblicamente tutti i volontari che in questi anni hanno dedicato il loro tempo e il loro impegno a beneficio dell’attività dei centri prelievo del territorio, estendendo l’invito anche ad altre associazioni che fossero interessate a collaborare, in modo particolare per l’accoglienza del Centro Prelievi di via Caraccio a Biella. Chiunque fosse interessato può contattare la signora Patrizia Pezza Papet allo 015-3503063.

 

Conclude, Michele Sartore, Direttore Distrettuale dell’ASL BI: “In questi ultimi anni la rete territoriale dell’ASL BI in questo ambito si è consolidata, soprattutto a livello organizzativo, per migliorare la qualità del servizio, la tempestività e anche la capillarità dei prelievi. Rispetto al numero crescente di domanda di queste prestazioni, occorrerà già nel corso di quest’anno e poi ancora nel 2015 e nel 2016 lavorare, attraverso il monitoraggio, nella direzione dell’appropriatezza di tali volumi di attività, come ci viene chiesto, al fine di rimanere in linea con i parametri regionali e nazionali prestabiliti”.


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