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Attenzione, la maschera chirurgica non protegge dagli untori

di Gianluca Auriemma

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REDAZIONE. E' il risultato di uno studio Americano dei ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center. Pubblicato dalla prestigiosa rivista Journal of Infectious Disease, smentisce in modo clamoroso la convinzione che l'uso della maschera chirurgica possa proteggere gli operatori sanitari dai pazienti con l'influenza. Nei periodi di epidemia influenzale sono i "super untori"  ad emettere nell'aria che li circonda un maggior numero di particelle infettanti.

 

Lo studio è durato due anni ed ha interessato il reparto di emergenza e le unità di degenza e cura del Wake Forest Baptist Medical Center. I ricercatori hannousato come campione 94 pazienti,con una forbice d'età che andava dai 2 anni in su, sottoponendoli a continui screening per sintomi influenzali nel biennio 2010-2011.



Sessantuno (65%) dei 94 pazienti sono risultati positivi per l'influenza, e ventisei (43%) tra gli influenzati rilasciavano il virus nell'aria della stanza dove erano ricoverati. Cinque (19%) dei 61 pazienti colpiti dal virus risultavano "super untori" producendo una carica infettiva maggiore. I ricercatori hanno inoltre notato, in base al responso degli esami su campioni respiratori dei pazienti in questione, che una maggiore carica virale portava ad una maggiore gravità della malattia.

 

Sorprende sapere che le particelle in questione sono riuscite ad arrivare fino a 6 metri di lontananza da chi le ha emesse fluttuando per ore nell'aria.


Il professor Werner Bischoff, uno degli autori dello studio, sostiene che la ricerca “fornisce nuove prove che la contagiosità può variare tra i pazienti con influenza, e pone dubbi sulle attuali conoscenze relative alla diffusione di questa malattia infettiva”.


"Sulla base dei nostri risultati, continua Bischoff, medici e infermieri alle prese con i malati in ambienti chiusi, sono più esposti al contagio. Dunque dovrebbero indossare una mascherina speciale, aderente e dotata di filtro, per la cura di routine dei pazienti con influenza, piuttosto che  la semplice mascherina chirurgica attualmente raccomandata”.

 

Siamo curiosi di sapere se i nostri vertici sanitari saranno in grado di recepire questa scoperta, iniziando a fare degli studi di approfondimento sulla questione. Teorie e analisi che se confermate potrebbero cambiare completamente l'approccio degli operatori sanitari ad una semplice e banale influenza.

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