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Aspirina tarocco: oltre un milione di confezioni sequestrate in Francia

di Angelo

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LE HAVRE (FRANCIA). Oltre un milione di confezioni di "Aspirina" sequestrate in Francia a Le Havre. E' la notizia del momento che mette a rischio ogni principio e procedura sulla sicurezza dei farmaci a livello planetario. Nel caso in questione si parla del “più grande sequestro di farmaci contraffatti di sempre in Francia e l’Unione europea”. Da tempo lo “Sportello dei Diritti” nella sua attività quotidiana in difesa dei consumatori anche contro le contraffazioni, ha segnalato per mezzo del suo presidente e fondatore Giovanni D’Agata l’aumento vertiginoso della commercializzazione in Europa di un’infinità di tipi di prodotti tra cui sembra occupare un posto sempre più rilevante nel mercato delle falsificazione quello dei farmaci.

Sono molteplici, infatti, i sequestri in tutta Europa, in particolare nei centri nevralgici dei traffici doganali, di quantità sempre crescenti di medicinali provenienti dai mercati asiatici con ciò evidenziandosi che è in costante aumento la massa di questa merce contraffatta che riesce ad entrare illegalmente nel Mercato Unico nonostante si tratti di prodotti che hanno diretta contiguità con la salute dei cittadini. Ma la notizia che arriva dalla Francia e che non è stata ancora diffusa in Italia riguarda un fatto sconvolgente perché tratta direttamente uno dei farmaci più comuni e diffusi: l’aspirina. I farmaci sequestrati il 17 maggio scorso avevano viaggiato nascosti in un carico di tè dalla Cina. Uno degli aspetti più eclatanti, sempre secondo il ministero, è che nessun principio attivo dell’aspirina è stato rilevato sui campioni, anche perché la polvere contenuta nei sacchi pare sia essenzialmente composta da glucosio. Le confezioni, secondo quanto diffuso ufficialmente dal ministero “dovevano essere consegnati ad una società spagnola situata nelle Isole Baleari, che presenta tutti gli aspetti di una società-schermo, e probabilmente erano destinati alla vendita nella Penisola Iberica, Francia meridionale e Africa francofona". Inutile sottolineare i pericoli per la salute di tutti noi.

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