Un software per smartphone e tablet ideato in Italia, studiato e realizzato da due cardiologi di Parma che allerta precocemente in caso di "stop" improvviso del cuore.
Si chiama "Parachute app" e permetterà di allertare tempestivamente i soccorsi con tanto di coordinate GPS in caso di arresto cardiaco. Ad idearla Nicola Gaibazzi, cardiologo dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, co-founder R&D della start-up nata a febbraio 2016 insieme a Claudio Reverberi anch'egli cardiologo e Direttore Sanitario di un poliambulatorio privato della città.
L'idea è nata quando Gaibazzi, uscito per correre da solo vicino casa, si è reso conto che pur disponendo di un cardiofrequenzimetro BLE e di un telefono in grado di fare cose incredibili questi non potevano essere sfruttati per qualcosa che faccia realmente la differenza come l'allertamento automatico di soccorsi in caso di ACC in cui si sa che tempestività nell'allertamento dei soccorsi e precisione della localizzazione fanno indubbiamente la differenza. La validazione scientifica di parachute-app è già di altissimo profilo ed è stata presentata al Congresso dell'American College of Cardiology di Chicago del 3 aprile 2016.
L'app è utile per tutti gli sport in outdoor in particolare se praticati in solitario e risulta particolarmente preziosa per gli appassionati di sport di montagna come il trakking, muntain bike e perché no, anche per gli escursionisti o fungaioli, dove sia l'allertamento precoce che la localizzazione dell'evento sono due aspetti critici. Quindi ampie possibilità di impiego che vanno oltre lo sport dove l'ACC colpisce 2 atleti/100.000 anno.
Parachute-app è innovativa, low-cost ed è la prima nel suo genere. Per il momento è in fase pre-market-test disponibile per atleti che intendono testarne le funzioni e la compatibilità. L'app, che inizialmente sarà disponibile solo per smartphone iOS, è rivolta agli amanti delle attività sportive in outdoor ed è in grado, abbinata ad un cardiofrequenzimetro Bluetooth, di rilevare un arresto cardiaco e di inviare degli SMS a numeri pre-impostati dall'utente che contengono le coordinate geografiche (GPS) in cui si trova la persona in ACC. L'attivazione della richiesta di soccorso può essere eseguita anche manualmente attraverso parachute-app in caso, ad esempio, di gravi malori o traumi ma è bene ricordare che, in caso la persona che necessiti di soccorsi sia in grado di eseguire una chiamata, questa non deve essere sostituita dall'allertamento via app che, come dice la parola stessa, è un para-cadute da utilizzare quando la chiamata al 112/118 risulta impossibile o in abbinamento a questa per fornire le coordinate geografiche e consentire una rapida localizzazione.
Molto simile quindi il sistema di allertamento a quello delle c.d. scatole nere delle autovetture che trasmettono le coordinate al NUE 112 non si può escludere che in un prossimo futuro sia possibile impostare sistemi che trasmettano i dati alle C.O. 118 o NUE 112 attraverso SMS o altri sistemi dando una possibilità reale in più ai pazienti colpiti da ACC lontano da testimoni.
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